lunedì 18 settembre 2017

Feticismi della domenica: il Bottura photoshoppato e gli strepitosi calembour di Gianni Mura.

Partiamo con una lettera che abbiamo ricevuto e che volentieri pubblichiamo:

Caro Pazzo,

vorrei far notare che la foto di Luca Bottura usata per la pubblicità del suo nuovo programma Tuttorial è photoshoppata: Bottura in realtà è più grassottello e con una faccia meno "cool". Confrontate col video pubblicitario dove invece è "dal vero". Uno che dice di fare satira "senza sconti per nessuno" mi cade sulla vanità...

Keope

Caro/a Keope, lo stesso Bottura su Twitter ha dichiarato che trattasi di primo caso di Photoshop della sua vita. FS


Cose dal cartaceo:

Nella sua Amaca, Michele Serra cita il pezzo di Francesco Merlo sul femminicidio di Specchia.

Il Fundadòr, nel suo Domenicale, cita l'intervista di venerdì scorso a Romano Prodi. Ma gli fa le pulci per circa mezzo articolo.

Se volete capire cosa sta succedendo nella sinistra italiana non dovevate perdervi lo straordinario commento di Piero Ignazi.

Bella inchiesta di Marco Ruffolo sulle morti bianche con il supporto di un reportage di Paolo Berizzi inviato a Brescia per capire come funziona il lavoro nero.

Noi non capiamo, però, perché il pezzo di pagina 4 di Marco Patucchi non sia firmato ma solo siglato.

Berizzi firma anche un pezzo da Milano.

Dopo il recente scivolone, torna in Nazionale Giacomo Talignani.

Che menagrami quei titolisti dello Sport.


Andrea Sorrentino, nel suo pezzo su Crotone-Inter utilizza il termine colto "erigenda".

Strepitosi i Cattivi Pensieri di Gianni Mura. Da soli valgono il prezzo del giornale (di ieri). Per esempio, beccatevi i due calembour (già) riportati nel titolo della rubrica.

2 commenti:

Peppe ha detto...

Sentito Bottura stasera a Radio Deejay: saluti a Pazzo per Repubblica...

Licia Barosi ha detto...

E nonostante lo sputtanamento Bottura il photoshop mica lo fa correggere. Proprio si piace, così. Davvero vanitoso. A proposito a voi fa ridere? A me per niente. Però se la tira alla grande, manco fosse Michele Serra, che invece adoro.