giovedì 6 luglio 2017

Natangelo: orgogliosi di averlo difeso.

Qualche mese fa, a seguito di uno dei soliti attacchi strumentali che periodicamente, in quanto ogni partito ha fatto in questo frangente egregiamente la sua parte, vengono vomitati su giornalisti e vignettisti che fanno bene il loro lavoro da parte non dei loro leader o primedonne, ma in maniera pusillanime delle seconde linee, avevamo scritto un post in difesa di Mario Natangelo, il vignettista del Fatto Quotidiano.
Non ci dilungheremo sul fatto che sia bravo, l’abbiamo già scritto e ripetuto. Ma possiamo dire che siamo veramente orgogliosi di averlo fatto. Ed il perché è presto detto.
Ha disegnato in questi giorni due vignette capolavoro.
La prima in omaggio a Paolo Villaggio, raffigurante un estasiato Faber di fronte all’amico ritrovato. Quasi un omaggio alla Genova che qualche decennio fa è stata un brodo di cultura in continua ebollizione.
Ma è soprattutto la seconda che merita di essere citata. Sulla questione del povero Charlie Gard sono stati scritti i proverbiali “fiumi di inchiostro”. Rare sono le cose intelligenti che sono state divulgate. E tutte quante provenienti dall’area laica, quando cioè si è lasciato a casa il tifo da stadio. Una volta tanto la lezione di un gigante ( che ci mancherà non poco) come Stefano Rodotà sembra essere stata recepita.
Ma non è questo il luogo per dilungarsi sulla vicenda. Anche perché la vignetta è così piena di amore e di humana pietas che non serve davvero aggiungere altro.
Come ha scritto un utente su Twitter: ho iniziato a seguire Natangelo per ridere a crepapelle ed oggi invece mi scendono i lacrimoni.

Elle Elle



3 commenti:

Paolo ha detto...

d'accordo al 100%: entrambe capolavori!

Valter ha detto...

Bellissimo articolo, che coglie perfettamente nel segno. E Nat è un grande vignettista che sa far ridere, incazzare e commuovere come pochi altri. E chi lo legge e non lo capisce è sfortunato.

Frank ha detto...

Ottimo post (come sempre) di Elle Elle.
Natangelo, strepitoso e quella seconda vignetta è struggente. Per la prima volta mi sono scese alcune lacrime. E più la guardo e più resta inalterato l'effetto: di una tenerezza unica.