lunedì 28 novembre 2016

Robinson, la "settimanalizzazione di un mensile"

Ecco la tanto attesa recensione di Robinson firmata da MUDD. Buona lettura.

Vai a pagina 27 e trovi Igort — per dire. Sfogli e tra una Marta Signori che illustra e una Nadia Terranova che scrive ti senti davvero dentro IL, il mensile del Sole24Ore svezzato da Walter Mariotti e fatto grande dall'art director Francesco Franchi. Poi no, a un certo punto vedi il touch, il tocco di Repubblica.

Ci sono le rubriche riconfermate (Tabelline di Odifreddi, Social Club di Lipperini, Controvento di Marcoaldi) e quelle più o meno nuove (Teleromanzo di Guia Soncini, ricollocata dopo il restyling di RClub che ha fatto saltare il suo colonnino di pagina 3; Insegne di James Clough che in realtà ricorda una simpatica fissazione social del fogliante Michele Boroni). Spariscono le finestre sui libri dalle Capitali e spunta una Lettera da Parigi by Teresa Cremisi (format da ultima pagina di IL gestione Christian Rocca: lì le firma Paul Berman da New York; ma ne ricordiamo di simili a pagina 2 della Domenica del Sole, per non parlare del format usato da Repubblica nei primi piani di esteri), si aggiungono Altri Luoghi (saranno anche questi a rotazione come le rubriche in cima a pagina 3 del vecchio Cult?). Dubbi e curiosità da feticista.

I temi si alleggeriscono in nome di una eleganza che dunque non può far parlare di "pop" – vedi la bellissima pagina di Smargiassi sugli zerbini.

Ma soprattutto c'è la grafica: in prima un sommario senza numero di pagina (come dire: vi tocca sfogliare e assaporare), a pagina 2-3 una prima botta con la lenzuolata di appuntamenti – sfida al Cartellone del competitor meneghino – e font bacchettoni davvero vintage per i giorni Lun-Sab. Segue la vetrina di Storie con pezzo su una sola calata, larghissima (oggi by MC), ad aprire uno sfoglio con pezzi su una sola colonna centrale che tracima nelle pagine a seguire: la vera innovazione sostanziale. Sapiente l'uso dei bianchi.

Dopo la cesura della Copertina, le Critiche segnano un cambio di registro: da qui in poi il font del titolo diventa stencil, le colonne si restringono e vengono divise da fili. Schiaffo finale con le Classifiche (con corredo di altre 2 rubriche inedite a pagina 37) e in chiusura lo Straparlando, conferma a metà visto che si dimezza nello spazio (una sola pagina) e perde la testatina d'autore (Pericoli) mentre mantiene l'illustrazione di Mannelli. Per l'occasione, piace pensare per rispetto, il titolo non è più stencil. Troppo giovanilista.

Prima annotazione: La Lettura è a 48, Robinson a 40 ma – almeno in questo primo numero – ha meno pubblicità, dunque magari in futuro la foliazione aumenterà.

Seconda: se Repubblica nacque come "quotidianizzazione di un settimanale", si può dire che Robinson è una "settimanalizzazione di un mensile" – nella fattispecie IL, ma anche Monocle et similia.   

Cosa resta di questa domenica di sfoglio compulsivo e gioia per gli occhi: nello spaesamento di vedere lo Sport fronte-retro con l'omelia domenicale del Fundadòr, l'impressione che il giornale "madre" sia diventato improvvisamente demodé. In 24 ore.   

MUDD (che oggi non ha avuto davvero un cazzo da fare)




2 commenti:

Signor Marco ha detto...

A me non piace che alla domenica saltino le pagine "regolari" di cultura e spettacoli. Soprattutto le seconde è un assurdo che non siano presenti nwl dì di festa

Anonimo ha detto...

C'È un'apertura di spettacoli più tutto il resto (il cartellone con radio e cinema alle pagg. 2-3).