Uno degli abituali e piacevoli "a tu per tu", stavolta con un ospite di super eccezione: l'ingegner Carlo De Benedetti, che viene stuzzicato da Merlo su argomenti comodi (pochi) e scomodi (molti).
Numerose le chicche. Per esempio: "Sono perplesso su Renzi e forse voterò no".
E ancora: "Vado per gli 82, ma ormai sono solo un vecchio leone sdentato".
Altre cose da ricordare: "Non sono mai stato iscritto a un partito, e la storia della tessera numero uno del Pd è una cazzata".
Merlo racconta che in casa dell'ingegnere, sul tavolino da fumo, ci sono il Financial Times, La Stampa, ovviamente Repubblica. Mentre il Corriere è nascosto, gettato a terra. Forse perché è stato letto per primo.
E sulla fusione con La Stampa CDB dice: "Non ci sarà mai un giornale unico, non ci sarà il rigore della Stampa che sostituisce la battaglia di Repubblica e viceversa".
E su Calabresi direttore: "È stato il primo e unico nome per la direzione. Mario è tornato a Repubblica, casa sua".
E ancora: "Sono sciocchezze le polemiche sull'arrivo di Ainis che creerebbe conflitto di interessi per la sua appartenenza all'Antitrust".
E infine, vita di tutti i giorni: "Non mi capita mai di salire su un autobus. E non so quanto costa un litro di latte".
Insomma tanta tanta roba da puri feticisti di Repubblica.
Non c'è nessun link che porta all'articolo, quindi l'unica cosa da fare è scendere all'edicola più vicina e comprare una copia del Foglio.
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