giovedì 5 maggio 2016

Superficialità e confusione.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Gentile Feticista,
voglio segnalarti un clamoroso errore di Claudia Arletti nell'odierno articolo di apertura di R2. Parlando dell'evoluzione dell'italiano al tempo dei social (l'articolo è in realtà una sintetica cronaca del convegno organizzato ieri da Repubblica al Maxxi di Roma), Arletti scrive che petaloso è la "parola-fenomeno inventata da un bambino fiorentino". Petaloso è effettivamente un fenomeno mediatico più che una parola, ma resta il fatto che il bambino che l'avrebbe "inventata" vive a Copparo, un paese della provincia di Ferrara, e non a Firenze, dove invece ha sede l'Accademia della Crusca, che con un tweet innescò il circolo mediatico. Questo è l'esempio di un giornalismo che si confonde e non verifica, così simile ai superficiali flussi di notizie dei social network.

Matteo Fabbri

Nessun commento: