sabato 30 aprile 2016

Pazzi per le storie minime della Stampa.

Alcune considerazioni emerse da una conversazione telefonica con un amico.

Cos'ha portato la gestione Calabresi a Repubblica? 

Un fuoco iniziale che si sta lentamente spegnendo, anche se è ancora presto per dare giudizi definitivi. Noi di PPR siamo per aspettare ancora.

Però la piega grafica e di contenuti che ha fatto sì che la prima pagina del giornale somigli sempre di più alla Home Page del sito non è cosa buona.

E gli altri? 

Il Corriere non ha subito particolari scossoni dal cambio di direzione. Ma anche qui è presto per dare giudizi approssimativi.

È quindi presto anche per giudicare il lavoro di Maurizio Molinari alla Stampa? 

Certo che si.

Però l'amico al telefono mi ricorda che è notevolmente aumentata la qualità delle notizie dell'ex giornale di Calabresi.

In particolare la scelta di dare spazio, già in prima pagina, a interessanti storie minime di provincia, che raccontano cose che spesso sono diecimila volte più interessanti di tante altre notizie. Vedi quelle politiche o economiche. Il Cacciucco Politico, per usare un neologismo ideato da noi di PPR.

Oggi, per esempio, ci sono due bellissime storie: quella del magico ritorno degli spaventapasseri e quella della ragazza che ha scritto un romanzo sul suo telefonino. E adesso qualcuno glielo ha pubblicato.

Anche questo è giornalismo.


1 commento:

Gabriele ha detto...

Io invece trovo le notiziole di provincia appunto di un provinciale mostruoso. Cioè, sono solenni minchiate esaltate solo perché avvenute in Piemonte. Ok, è la Stampa di Torino, ma insomma, sbatterle in prima pagina...