martedì 12 aprile 2016

Appunti e ritagli del tardo pomeriggio: giù le mani dalla ministra Lorenzin.

Subito una domanda per i didascalisti di Largo Fochetti: perché a volte scrivete ministra e a volte ministro (tipo oggi)?



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Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Caro Pazzo,
non so, può darsi sia una scelta, e in tal caso non la discuto. E tuttavia i brani di articoli di giornale, quando fotografati con uno smartphone o un tablet, sono da emicrania. Perciò ti allego, in pdf, i due stralci tratti dall'articolo su Gianni Brera che era sull'ultimo numero de "la Lettura" che hai usato in questo post di ieri.
Vabbè, lo ammetto: non regge, è fin troppo evidente fosse una miserrima scusa per scriverti. Ma è per ripeterti che, con la direzione di Mario Calabresi, "la Repubblica" ha subìto una mutazione genetica. Non che prima la trovassi deliziosa, ma è che oggi è tutt'un'altra cosa. E non capisco - proprio non capisco - come si possa restare fan di una testata (di una testata, poi, che era un vero e proprio partito, e che dunque implicava una fedeltà - scusami il parolone - ideologica), quando il suo profilo etico-estetico subisce un tale sovvertimento. Per meglio dire, non capisco come la questione resti inevasa sulle pagine del tuo blog.
Vabbè, fa niente, era uno sfogo, fa finta che ti abbia scritto solo per darti modo di sostituire quelle due orribili foto con i due pdf in allegato.
Ti abbraccio, Luigi Castaldi


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Su Twitter c'è chi non si capacita di una cosa.
Come non dargli ragione?



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Tra i feticismi del giorno c'è sicuramente Corrado Augias che esce dal suo orticello delle Lettere e dice la sua sulla carbonara.



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Per l'Osservatorio Refusi degli Altri, il nostro Frank ce ne segnala uno poco "normale" sull'ultimo numero di Tex. illustrAutori lo sa? Avrà inciso il numero diabolico 666?



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La lettera del giorno. Parliamone.



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Due cose da Italia Oggi di oggi: un commento sul titolone di ieri in prima e l'annuncio dell'incarico di responsabile di repubblica.it affidato ad Alessio Balbi.




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Per la rubrica Le vignette degli altri ecco il Vincino di oggi sul Foglio e il Natangelo di oggi sul Fatto, entrambi sulle trivelle.




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L'economista Alessandro Penati lascia l'incarico di editorialista di Repubblica. Ma è mai possibile che dobbiamo venire a saperlo dal Fatto Quotidiano?



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Nel frattempo, sulla Home del Fatto Quotidiano. RIP.

1 commento:

Frank ha detto...

Secondo me non è grave che l'informazione su Penati si apprenda dal Fatto Quotidiano (in genere un giornale annuncia gli arrivi e non le partenze), ma è grave un'altro abbandono di peso, visto che si leggevano con molto piacere gli interventi autorevoli e per nulla pretenziosi di Alessandro Penati.
E questo si collega al decadimento che denuncia (tra le altre cose) Luigi Castaldi.
Credo che possa crearsi lo spazio per il famoso "dibbattito" su Repubblica in versione Calabresi.