giovedì 4 febbraio 2016

Feticismi illustrati del giovedì: quel magistrale aggettivo di Andrea Sorrentino.

Layout di prima pagina abbastanza tradizionale, con i tre strilli nel fascione ma senza spalla. Anzi una spalla, se guardate bene, c'è. Tatuata ma c'è.

E c'è anche Romagnoli nel fogliettone.


Apertura di sfoglio sulle Scelte dell'Europa (come da occhiello) dove c'è un pezzo della New entry Ferdinando Giugliano.

A pag.4 ancora una maxi infografica (non firmata) tipica del #CanoneCalabresi.

Segue Cacciucco Politico ristretto, con una paginata sulle primarie milanesi di domenica.

A pagina 12 un feticismo doc: la rubrica Il Punto firmata da Giuseppe Cucchi.


Mondo: Federico Rampini è rientrato a New York dopo i caucas dello Iowa. Il #CanoneCalabresi ha dunque imposto un inviato solo e per lo stretto indispensabile.

Ancora una mezza paginata sul virus Zika (Anna Lombardi) e si riaffaccia il moscovita Nicola Lombardozzi.

Cronaca: colorita doppia pagina sulla salma di Padre Pio in trasferta a Roma. Da non perdere il reportage di Gabriele Romagnoli e il pezzo dell'adriaticanista Jenner Meletti.


Altro feticismo: la scelta di mandare Eugenio Occorsio a Il Cairo per la morte dello studente Giulio Regeni. In altri tempi ci sarebbe andato Mastrojack. O Cadalanu.

Massimo Calandri va invece a Sanremo per l'infinita storia dei furbetti del cartellino. Resterà anche per il Festival? Lo escludiamo.

Oggi Michele Serra, nella sua Amaca, rispolvera il rapporto tra l'uomo e il suo egofono, ampiamente trattato nel suo ultimo libro Ognuno potrebbe.


In apertura di Cultura bella intervista di Antonio Monda alla scrittrice americana Marilynne Robinson.

Per l'Osservatorio Pallocce oggi sono 15 e mezzo su 30 le pallocce assegnate ai film dai critici cinematografici di Largo Fochetti. E dopo mesi e mesi, noi pipierrini siamo ancora ansiosi di scoprire quante pallocce ha ricevuto il film La nostra quarantena.

Sport: turno infrasettimanale di calcio: Massimo Norrito "ruba" le pagelle di Palermo-Milan a Enrico Currò. Idem fa Stefano Scacchi con Andrea Sorrentino per Inter-Chievo: e non siamo d'accordo sui 6 a Nagatomo e Telles. Per noi erano da 7.

Tornando su Sorrentino, si inventa magistralmente quel "debalcanizzata" per spiegare la scelta di Mancini di escludere dall'11 iniziale buona parte della comitiva slava.



Chiudiamo segnalando il pezzo del londinese Enrico Franceschini sulla favola del Leicester e del suo principe Vardy. 

1 commento:

quid76 ha detto...

Qua
http://elementidicriticaomosessuale.blogspot.it/2016/02/la-pervicace-disinformazione-di.html


E qua
http://www.ilpost.it/2016/02/04/i-figli-delle-coppie-omosessuali-studi/

Ci vuole tanto a fare giornalismo serio?