giovedì 28 gennaio 2016

Feticismi (non illustrati) del giovedì: il secondo Mauro da collaboratore e l'insaziabile Romagnoli.

Intanto una nota di servizio: per mancanza di tempo oggi gli appunti e i ritagli della sera non saranno pubblicati.

Ma stavolta è vero. Mica come ieri che poi, alla fine, qualcosa vi abbiamo comunque dato in pasto, vecchi squali che non siete altro.

In una prima dal layout più o meno tradizionale, spicca il secondo pezzo dell'E.M.erito a commento delle unioni civili. 

Curiosa la scelta di aprire sui guai di Google. Niente spalla destra sulla Cultura.

Anche l'apertura dello sfoglio è su Google (2 pagine). Poi è un trionfo di Cacciucco Politico in salsa prima economica e poi Rohuanesca.

La nostra beniamina Annalisa Cuzzocrea, per una volta, non si occupa dei grillini ma dei pasticci della Rai.

In tutto ciò, la scorbutica emergenza migranti (come da occhiello) finisce a pagina 14. Dove troviamo il (secondo) reportage di Ettore Livini da Idomeni, Grecia, crocevia dell'emigrazione.

Tra primarie e una vicenda da Far West, gli Stati Uniti si prendono una doppia. In campo addirittura 4 americanos: Rampini, D'Arcais, Zampaglione e il rinato zio Vittorio Zucconi.

Il genovese Stefano Origone torna in Nazionale, sulla stretta di mano tra l'operaio e la poliziotta.

In Cronaca due inviati: Michele Bocci a Carrara per l'uccisione di un carabiniere da parte di un padre che vendica il figlio arrestato, e Sara Strippoli a San Germano, Vercelli, per il parco giochi bimbi chiuso ai genitori morosi.

In Economia torna il pechinese Giampaolo Visetti, un altro che davamo per scomparso dopo l'avvento di Marione (in realtà c'era anche ieri).

Nuova paginata di moda di Laura Asnaghi. E qui il #CanoneCalabresi non riesce (ancora) a intervenire.

In Cultura bel pezzo di Simonetta Fiori sugli scrittori che diventano testimonial. A supporto un commento dell'insaziabile Gabriele Romagnoli, presenza ormai (quasi) quotidiana su Repubblica. E a noi va bene così.

Per l'Osservatorio Pallocce oggi sono 16 e mezzo su 30 le pallocce assegnate ai film dai critici cinematografici di Largo Fochetti. E dopo mesi e mesi, noi pipierrini siamo ancora ansiosi di scoprire quante pallocce ha ricevuto il film La nostra quarantena

Nessun feticismo particolare dallo Sport, se non le esageratamente crudeli pagelle interiste di Emanuele Gamba. E uno scriba in formissima.

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