martedì 29 dicembre 2015

Appunti e ritagli sparsi di fine anno: imperdibili.

Auguri
Tanti auguri ad Aldo Balzanelli che oggi compie gli anni.



FeticisMini
Torna la mitica Renata Pisu, Giampaolo Cadalanu sostituisce a Parigi la vacanziera (?) Anais Ginori e Benedetta Tobagi si candida per il posto da "milanese" lasciato vacante da Carlo Verdelli.



L'esordio di Giugliano
Ma il vero feticismo del giorno è l'esordio (in prima) del nuovo acquisto (l'ultimo della gestione Mauro): il notista economico Ferdinando Giugliano.



Nessuno tocchi Federica
La storia che racconta Federica Angeli, uno scoop in esclusiva, è sconcertante e conferma come il potere dei clan mafiosi che infestano Ostia sia ancora intatto.
Non si tratta di una buona notizia neppure per la cronista di Repubblica, sotto scorta per aver denunciato la situazione, perché significa che attenzione e solidarietà per una brava giornalista non devono mai venire a mancare.
Da parte nostra: che nessuno tocchi Federica Angeli.



I 100 nomi dell'anno
Torna la rubrica più attesa da noi pipierrini (e non solo): i 100 nomi dell'anno di Gianni Mura, in tre rigorosissime puntate. Nella foto quella di oggi.



Daniela
Tra i 100 nomi dell'anno di Gianni Mura c'è anche Daniela Bellingeri, archivista di Repubblica. R.I.P.



Lo sgarbo
A proposito di Mura, lo sgarbo peggiore che un titolista potesse fargli si è concretizzato sull'ultimo numero del Venerdì: i dannati puntini di sospensione.



Osservatori refusi
Povera Laura Laurenzi, alla quale i grafici del Venerdì hanno sottratto alcune lettere del cognome.



Osservatorio vignette
L'ultimo Altan dell'anno. Semore sul Venerdì.


Spoiler Man
Ringraziamo Enrico Deaglio per averci regalato (sull'ultimo Venerdì) un bel pezzone sul nuovo film di Quentin Tarantino The hateful eight. Grazie soprattutto per averci spoilerato copiose parti della trama. Del resto come poteva non farlo essendo uno dei cento giornalisti invitati all'anteprima del film?



Il fenomeno Repubblica
Riportiamo dal sito primaonline.it:
In occasione del quarantesimo compleanno di Repubblica abbiamo deciso di ripercorrere la primissima stagione della vita di questo giornale perché, forse, il lettorato più giovane (ma anche quello maturo) non sa o non ricorda come ebbe inizio la straordinaria avventura che ha stravolto lo scenario editoriale (e non solo) del nostro Paese. Una capacità di cui Paolo Mieli, nel lontano 1996 quando da direttore del Corriere della Sera era riuscito a riacchiappare e superare il quotidiano di Scalfari, volle essere testimone: “Il fenomeno Repubblica ci ha costretto a chiederci perché un giornale avesse potuto mettere al muro tutti gli altri giornali facendoli risultare – o almeno apparire – invecchiati di colpo di dieci anni” (l’intervista integrale, pubblicata su Prima nel gennaio 1996, è disponibile su Primaonline.it).
Ci è sembrato dunque interessante contestualizzare Repubblica nell’epoca storica in cui nacque, raccontare qual era il pensiero dei suoi fondatori e ripubblicare la prima intervista che fece Eugenio Scalfari, nel luglio del 1975 proprio a Prima, per annunciare la nascita e il progetto editoriale che voleva sviluppare con il suo quotidiano. Un documento che testimonia la coerenza del suo pensiero e del suo operato lungo i vent’anni della sua direzione. Ma anche la capacità di Ezio Mauro di prendere il testimone conservando quella coerenza per i vent’anni a seguire in uno scenario sociale, politico e editoriale in continuo cambiamento.



Feticismi grafici
A pagina 11 del 28 dicembre, la parola "Piegate" è piegata. Forma e contenuto. Notevole.
Ringraziamo @_sigkill_ per la segnalazione.




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