venerdì 27 novembre 2015

Il Fundadòr non è d'accordo sulla scelta di Calabresi e minaccia: "Me ne vado".

Sul Foglio di oggi ci sono un paio di articoli che fanno venire il mal di pancia ai fan di Mario Calabresi, nuovo direttore di Repubblica. 

In particolare il secondo, sostiene che il Fundador non abbia preso molto bene la scelta di Calabresi.

Ecco un estratto del primo articolo, firmato da Maurizio Crippa:

Mario Calabresi oggi ha 45 anni (Ezio Mauro ne aveva due in più quando sostituì Scalfari), il suo è un ritorno nel Gruppo. Iniziò lì; poi gli anni di apprendistato a New York, ma sotto l’insegna della Stampa. E gli anni di rifinitura, o per passare oltre la linea d’ombra, a Repubblica: caporedattore centrale e inviato. Nel 2009, a Torino, sembrò la nemesi morbida di un altro colonnello spigoloso, Giulio Anselmi. Non è sempre facile farsi perdonare il destino di enfant prodige, in italiano di solito mal tradotto con miracolato. E l’Italia è un paese siffatto per cui le storie e i nomi hanno la memoria lunga e i rancori pure.

Ed ecco un estratto del secondo articolo, firmato questo da Leopoldo Mattei:

L’altra sera Eugenio Scalfari è stato duro, durissimo nei suoi colloqui privati: “Dal 17 gennaio non scriverò più su Repubblica”, ha detto quando è stato informato, prima da Ezio Mauro e poi Da Carlo De Benedetti, che Mario Calabresi sarebbe andato a dirigere il giornale che lui aveva fondato il 14 gennaio 1976. In redazione, a Largo Fochetti, strabuzzano gli occhi, le parole “cambiamento epocale” vengono maneggiate da tutti, e qualcuno, senza cautela, maneggia anche questa espressione: “E’ la fine di Repubblica”. La Repubblica che tutti hanno conosciuto fino ad oggi.

(Fonte Il Post)

3 commenti:

Simona ha detto...

Spero Scalfari smentisca.

Simona ha detto...

Ho letto l'articolo intero di Mattei. Bah...non mi convince granchè. Forse è il mio pregiudizio nei riguardi del Foglio.

MUDD ha detto...

Vi faccio umilmente notare che Leopoldo Mattei è uno pseudonimo...