mercoledì 7 ottobre 2015

Vita di redazione 1017. Air France: il seme della violenza.

VITA DI REDAZIONE del 6/10/2015
Durata: 9'39”

Il regista Giorgio Caruso sta contando le presenze anche se non sembrano esserci dubbi: tutto esaurito
attorno al tavolo-che-conta.




Di Stefania Aloia, con pietre dure (collana di) al collo e orecchini tridimensionali, ci interessa maggiormente il contenuto che affiora dalla sua borsa (pashmina? Bracciale?).




Dopo tante peregrinazioni, simile alla pallina di un flipper, Daniele Mastrojack Mastrogiacomo può
finalmente sostare nell'accogliente newsroom.




Ingresso contemporaneo di Stefano Folli e del messo. Il primo si sta dirigendo verso la tribuna “Largo Fochetti”, mentre il secondo ha appena iniziato la distribuzione dei “pizzini”. Lunga sarà la strada da percorrere.




Il Diretùr dice che la rivolta contro i licenziamenti all'Air France ha prodotto quelle immagini drammatiche dei manager che fuggono con gli abiti a brandelli, ma con la cravatta rimasta stretta attorno al collo, simbolo di un ruolo che i lavoratori contestano per la cattiva gestione della crisi e per un piano doloroso di risanamento aziendale: 2900 posti in meno, oltre ai 6mila già perduti in passato. Ettore Livini e Anais Ginori si occupano di analisi e cronaca della situazione. Il piano di coesione sociale – spiega il Diretùr – si sta spezzando. Dal 2007 abbiamo tutti introiettato il vangelo della necessità, poi scatta la ribellione, perché il peso dei sacrifici è inaccettabile. E la svestizione dei manager sarà un punto su cui confrontarsi.

In ordine di apparizione.

Luca Iezzi (Economia), aggiunge che gli scontri francesi hanno ricadute anche in Italia dove Landini, il leader della Fiom, sottolinea l'emergenza lavoro.

Al lupo, al lupo.

Lavinia Rivara (Politica) comunica che c'è una novità al Senato ed è l'offerta, fatta dalle opposizioni alla maggioranza, di rinunciare all'ostruzionismo (ritirati 35mila emendamenti) in cambio della discussione di merito su alcuni temi ritenuti importanti. Rimane il clima teso dopo la sospensione di soli cinque giorni dei due senatori verdiniani.

Ostruzionismo sì, ostruzionismo no.

Francesco Mimmo (Esteri) informa che si aggrava lo scontro tra Nato e Russia, accusata di bombardare i nemici di Assad e non l'Is. Nuovo sconfinamento di un caccia in Turchia, mentre si sta ventilando l'ipotesi di un intervento di terra da parte di volontari, come già avvenuto con i miliziani russi in Crimea.

Prospettive esaltanti.


Visto si stampi
@Frank201410

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