venerdì 30 ottobre 2015

Feticismi di oggi: Forrest Marino e Ignazio Miskin.

Partiamo con due note di servizio.

Il nostro MUDD è impegnato nella consueta recensione del nuovo Venerdì, che pubblicheremo quanto prima, in un post straordinario. O in uno straordinario post, se preferite. Stay tuned, come dice il nostro amico NonLeggerlo.

Oggi, con tutta probabilità, gli Appunti della sera non saranno pubblicati.

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Nella fotonotizia spazio alla decisione del governo cinese di abbandonare la regola del figlio unico. La mini rivoluzione si porta dietro il ritorno in prima del pechinese Giampaolo Visetti, che si becca anche due paginate interne.

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Sempre in prima, da segnalare la scelta azzeccata di affidare alla milanese Natalia Aspesi la risposta alla domanda: cosa rimane dell'Expo dopo l'Expo.

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Oggi le cinque pagine di apertura sfoglio su Ignazio Marino sono più che giustificate. Memorabile il ritratto che ne fa Filippo Ceccarelli, che definisce il sindaco "Una via di mezzo tra Forrest Gump e il principe Miskin dell'Idiota di Dostoevskij".

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Il mitteleuropeista Andrea Tarquini continua il suo flipper su e giù e oggi lo troviamo a "Spielfeld confine austro-sloveno", dove si sta costruendo un muro per sigillare il transito dei profughi. "Da Spielfeld" scrive Tarquini "in una settimana sono passati 58mila profughi".

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Il feticismo del giorno è trovare Pietro Del Re "inviato a Parigi" per commentare la sentenza del processo (che si tiene però a Cracovia) al regista Roman Polanski, che risiede nella capitale francese.

Ciò significa che Anais Ginori ha chiesto un break? Vi terremo informati.

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Il fattaccio di cronaca del giorno, la diciassettenne che avrebbe ucciso la madre che le vietava i social, viene coperto da Alessandra Ziniti, inviata a Melito Porto Salvo, Calabria.

Il fatto risale a cinque mesi fa, e quindi il pezzo della Ziniti non ha lo stile concitato e da film giallo che una notizia di cronaca nera del genere meriterebbe. Una curiosità: la Ziniti utilizza "Anna" come nome di fantasia per la presunta assassina.

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Sollecitato dai social network (e anche un po' da noi) la redazione interni di Largo Fochetti ha deciso di inviare Antonio Fraschilla a Messina, dove da sei giorni manca l'acqua. 

Scrive Fraschilla: "Benvenuti a Messina, la città da domenica in una situazione da Dopoguerra". Notare la D di Dopoguerra volutamente maiuscola.

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"Hitler temeva gli ebrei soprattutto perché ne odiava lo humour".

Michele Serra, Amaca.

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Da conservare l'inserto (non estraibile) R2 sulla fine dell'Expo: sei pagine graficamente corrette con contributi della già citata Aspesi, Livini, Gallione, Liso, Montanari e Petrini. In rigoroso ordine di apparizione.

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Continuano su Repubblica le commemorazioni del quarantesimo della morte di Pier Paolo Pasolini. Oggi Simonetta Fiori intervista Graziella Chiarcossi, cugina dello scrittore, e Filippo Ceccarelli recensisce il libro di Anna Tonelli Per indegnità mirale, che racconta la cacciata di PPP dal partito comunista.

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Gli appassionati di Francesco De Gregori (il FS per esempio) non si lasceranno scappare la recensione di Gino Castaldo del nuovo disco di "traduzioni dylaniane".

"Un album per nulla banale" scrive Gino.

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Oggi la rubrica "Libri di sport" è curata dallo scriba Gianni Clerici.

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