mercoledì 30 settembre 2015

Vita di redazione 1011. Toh, chi si rivede: Razzi, Nadotti, Scalise e Messina.

VITA DI REDAZIONE del 28/09/2015
Durata: 8'56”.

Comincia la settimana con alcuni ritorni (o rientri) di rilievo. In fondo alla newsroom il regista Giorgio Caruso studia la situazione. Il vice diretùr Angelo Aquaro sta per accomodarsi in tribuna “Largo Fochetti”, mentre Alessio Sgherza scambia alcuni pareri con l'inconfondibile Massimo Razzi.




Alle spalle di Claudio Tito si sono sedute in tribuna “Repubblica” Cristina Nadotti (assente da tempo) e Maria Irene Scalise sempre sotto tensione.




Sebastiano Messina può cogliere anche dalle Reunio spunti per il suo seguitissimo “Bonsai”.




La zona “pozzetto” è già stracarica di lunedì e di questo si è accorto Massimo Vince Vincenzi. Intanto
Alessandra Vitali cerca la posizione migliore per seguire meglio l'intro del Diretùr.




Paolo Rossi, consapevole che il buongiorno si vede dal mattino, ha curato il suo look, concedendosi un ciuffo sulla fronte che, a causa anche delle nuance di grigio, dà un tocco particolare. In regola anche il colletto della camicia. Sicuramente può valersi di una professionista dell'immagine e questo è un valore aggiunto.




Il Diretùr rimanda ogni analisi sul voto in Catalogna, per soffermarsi sulle accuse di plagio, che vengono dagli Usa, nei confronti di Roberto Saviano, il quale nel suo libro “Zero, zero, zero” avrebbe riprodotto interi brani senza citare gli autori. RS ha già risposto sul giornale. Su questa vicenda le destre italiane si sono scatenate, non solo facendo emergere l'invidia per chi ha successo, ma perché RS non ha accettato il consenso indistinto raggiunto con il suo successo, ma lo ha selezionato prendendo posizione. 

Ricorda, il Diretùr, la denuncia fatta dallo scrittore in una trasmissione di Rai Tre, sulle infiltrazioni delle mafie al Nord e la polemica di Maroni che negò, pretendendo e ottenendo una puntata riparatrice. 

Le cronache odierne danno ragione a SS. Tutto questo perché l'egemonia culturale odierna è quella del “pensiero politicamente scorretto” che ha cannibalizzato lo spazio pubblico e Saviano ne è vittima perché è un bersaglio semplice.

Un pensiero, conclude il Diretùr, che va combattuto nell'interesse generale del Paese.

In ordine di apparizione.

Alberto Mattone (Esteri), riporta gli interrogativi di Spagna ed Europa all'indomani del voto in Catalogna, dove si sono affermati gli indipendentisti. Quali saranno i percorsi futuri? Altro scenario negli Usa dove Obama e Putin s'incontrano sulla Siria.

Que serà, serà.

Marco Ruffolo (Economia) registra ancora la caduta in Borsa del titolo Volkswagen, al punto che la stampa tedesca prefigura in prospettiva un crack (come si dirà in tedesco?). Ma anche noi abbiamo i nostri bei crack (Alitalia) solo che una volta tanto la notizia riguarda le condanne dei colpevoli. In compenso aumenta l'indice di fiducia di consumatori e imprese.

Sarà tre volte Natale e festa tutto l'anno (cit.).

Paolo Rossi (Sport). Una Viola è fiorita a San Siro, l'Inter è stata sconfitta a conferma di un campionato anomalo e sorprendente: il Sassuolo è l'unica squadra ancora imbattuta. Ci sarà da divertirsi, assicura (vale anche per il FS?). Ma neppure il tempo di rifiatare che già martedì è serata di coppe europee.

Telecomandi e televisori roventi, insomma.


Visto si stampi.
@Frank201410

Nessun commento: