Se è vero ciò che ha scritto Padellaro, e cioé che nessun altro giornale italiano si era fatto avanti per allegare Charlie Hebdo, credo proprio che la nostra abbia fatto una grossa cazzata; anche perché in questi giorni ha dato il meglio per raccontare i fatti di Parigi, e poi perché non c'era motivo di rivitalizzare il nuovo nemico in un periodo in cui è in calo.
Il tutto per tenere mansueti i lettori "borghesi" o per evitare grane in redazione?
Non so, in ogni caso sarebbe stato un bel successo.
Virgela
Infatti, Virgela, è "strano" che nessun grande gruppo editoriale, soprattutto quello che fa capo all'Espresso e dunque Repubblica, non si sia proposto. In realtà presumo che sia stato un pensiero comune quello di diffondere Charlie Hebdo in Italia, ma sono entrati in azione vari fattori (compresi quelli che hai elencato) e il FQ, che non deve rispondere ad alcun potentato, ha fatto benissimo oggi come proseguirà nei prossimi giorni con le vignette e i migliori articoli tradotti in italiano (le vignette erano già tradotte oggi a fondo pagina).
Cazzata è dir poco, soprattutto dopo l'ottimo lavoro svolto da giovedì in poi la cui naturale appendice sarebbe stata la diffusione del settimanale francese. Facile essere tutti Charlie, no?
Immagino che in redazione ne abbiano parlato e chissà quale sarà stato il tipo di dibattito.
Ultima annotazione. Ieri sera MG, in conclusione di "Ballarò", seppur con un po' di fatica, ha dovuto annunciare che CH sarebbe stato diffuso con il FQ. Nella parte ascoltata di Rai News24 non è stato citato il FQ. Si è creata così la curiosa situazione di una notizia data a metà (del genere: anche in Italia sono andate esaurite le copie. Punto) che non depone a favore di chi l'ha comunicata. E dell'informazione.
Frank
E questa è una vignetta di Grassilli sullo stesso argomento
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