lunedì 18 agosto 2014

Il gran ritorno di Barbapapà.

Inteso come collaboratore di PPR e non come soprannome del Fundadòr, che torna a commentare sul blog dopo quasi un anno di assenza. Bentornato.

L'aspetto curioso del domenicale di ieri è l'affermazione del Fundador che la crisi dell'economia americana del 1929 non fu caratterizzata da deflazione. 
"Qui però c'è un aspetto che forse è sfuggito all'attenzione dei più: la deflazione è un fenomeno estremamente pericoloso ma non va confuso con la depressione. Spesso vanno insieme, ma talvolta no. Quella del 1929 per esempio non fu un'accoppiata deflazione-depressione, soprattutto negli Usa. Non c'era deflazione, la liquidità non mancava ma non era utilizzata a dovere; i prezzi dei beni e dei servizi non diminuivano, ma la domanda mancava. Bisogna consultare Keynes per capir bene la differenza tra questi fenomeni e anche John Kenneth Galbraiht nel suo Il Grande Crollo. Non c'era deflazione in Usa, ma depressione". 
Curioso perché, come ricordava ancora qualche giorno fa Tito Boeri in un commento centrato proprio sul rischio deflazione, i prezzi durante la Grande Depressione scesero del 22% in 4 anni. Dato che peraltro si può recuperare agevolmente sul sito della Federal Reserve. 

Un caro saluto a tutti e in particolare al Feticista Supremo. Barbapapà.

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