domenica 24 agosto 2014

A proposito di Fabrizio Gatti.

Cari PPRIne e PPRini tutti,

vorrei segnalare un reportage del Numero 34/2014 dell'Espresso.
E' a firma di Fabrizio Gatti, la punta di diamante del settimanale e verosimilmente il miglior giornalista di inchiesta d'Italia, il nostro Günter Wallraff. Dopo essersi fatto le ossa a Repubblica, dove ha collaborato con Carlo Bonini e Giuseppe D'Avanzo, cioè nientemeno che i migliori sul campo, dal 2004 è all'Espresso.
E' del 2006 una delle sue inchieste più famose: Io schiavo in Puglia.
Proprio in Puglia Gatti è tornato, con una nuova inchiesta con base simbolicamente a Cerignola, paese di Di Vittorio, e ha documentato come le cose siano sì migliorate sotto molti punti di vista, come ad esempio il fatto che il caporalato è ora un vero e proprio reato, ma la situazione era e resta drammatica. Ora ci sono anche gli italiani, che sotto il peso della crisi, sono costretti a fare da schiavi per la raccolta di frutta e verdura, proprio quella che arriva sulle nostre tavole. Con tutto ciò che ne consegue, ossia lavoro in nero, sfruttamento, rischi sul luogo di lavoro e chi più ne ha più ne metta. Assieme ai racconti dei nuovi schiavi una nutrita galleria fotografica rende bene l'idea.
Speriamo davvero che questa inchiesta faccia scandalo come la precedente e che si smetta di parlare di Senato non elettivo e bonus demagogici che tanto prima o poi verranno richiesti indietro, e ci si occupi di cose serie, come ad esempio questa.
E un pensiero facciamolo anche noi consumatori.

ElleElle

L’etica del lavoro è l’etica degli schiavi, e il mondo moderno non ha bisogno di schiavi 
Bertrand Russell




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