giovedì 28 febbraio 2013

Concita, ma che combini?

Per un secondo avevamo pensato al peggio.

Osservatorio Copertine.

Il nuovo numero dell'Espresso (senza l'articolo).
Grazie a G.Smorto.

Obscured by clowns.

E' tutto vero. Ecco la copertina dell'ultimo numero dell'Economist.
(ringraziamo NLQB per la foto)


Vita di Redazione 481. Penne in primo piano.

VITA DI REDAZIONE del 27 febbraio 2013.
Durata: 10’22”.

1’07”. Orecchini a doppio cerchio (piccolo e grande) per Lavinia Rivara che sta scrivendo alcune annotazioni.


1’44”. Primissimo piano sul volto del vice-diretùr Dario Cresto-Dina che segue ciò che accade nel mondo attraverso i maxischermi piazzati nella “Situation Room”. Il Diretùr dice: “Come scriviamo oggi”.


3’31”. Primissimo piano anche per il vice-diretùr Gregorio Botta e, visto che ci siamo, pure per Ilaria Zaffino con occhio leggermente arrossato (3’34”).



4’05”. Stefania Aloia ha appena ricevuto un sms, con impostazione silenziosa del cellulare. Il Diretùr dice: “Come ne ho parlato anche oggi sul giornale”.


5’41”. Valentina Desalvo segue con interesse il pistolotto del Diretùr stringendo in mano una tratto Pen® verde.


6’12”. Paolo Casicci, invece, ha in mano una spartana Bic® nera.


6’15”. Stefania Di Lellis, che sta seguendo in rete gli Esteri (6’44”), di penne ne ha due di dimensioni diverse. Valerio Riva colto sul fatto, da lontano, è pensieroso per ciò che ha appena letto oppure per il pistolotto che ha ascoltato?



6’51”. VD, invece, viene colta sul fatto estero: “Le Monde”.


8’25”. Il cuore di GB gli sta parlando e lui lo ascolta.


Visto, si stampi. Sperando che non scompaia.
Frank

Il feticismo del giorno.

Gli insoliti ordini impartiti da Adriano Celentano al vice-Diretúr Dario Cresto-Dina per la pubblicazione della sua intervista.


Obiettivo: il sedicesimo PPR+.

Come fare a non candidare al PPR+ il sagace ritratto di Bersani dipinto ieri su Repubblica da Francesco Merlo?
Unico neo, il refuso alla settima riga. Ma anche i grandi sbagliano.

Alla ricerca del voto perduto.

In questa foto di Maichol Clemente, via Twitter, tre lettori di Repubblica sul treno in cerca di un perché nel giorno dopo le elezioni.

mercoledì 27 febbraio 2013

Fisco per fiasco.

Per la rubrica Osservatorio Errori segnaliamo questo refuso apparso oggi su Repubblica a pag.42.
Ringraziamo Biagio per la segnalazione.

Osservatorio Parole Straniere e Anacoluti.

Marco Azzi è rimasto uno dei pochi giornalisti al mondo a non sapere che le parole straniere non si declinano in italiano: Top Player quindi resta Top Player, anche se sono più di uno.


C'è poi questo strepitoso anacoluto del quotidiano Cronache di Caserta: oltre ad essere (come dice Saviano) il bollettino della camorra, ci regala anche perle come questa.
Chi è stato bruciato? l'automobile o la proprietaria?!?

Con quella faccia un po' così, quell'espressione un po' così.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo: 

Caro Pazzo,
Beppe Grillo non vuole dare la fiducia al PD, e Repubblica si vendica pubblicando questa foto.
Ciao, Paolo

Sondaggisti, partiti e giornali: fate il mea culpa.

Bene, i sondaggisti hanno fatto una figura barbina e dovrebbero restituire i soldi (tanti) che hanno incassato. I partiti (spesso committenti di quei sondaggi) non hanno sentito il terremoto che arrivava, e ora ne pagano le conseguenze. E allora sarebbe utile che anche i giornali facessero un piccolo ripensamento sulla loro scarsa capacità di percepire i mutamenti, sull'inerzia e la sciatteria con cui hanno rappresentato la campagna elettorale, sulla fragilità e improbabilità di molti commenti. Invece ora sembra che tutti avessero capito tutto, e quegli stessi sono in prima fila col ditino alzato a impartire lezioni.

Dalla pagina Facebook del republicone Fabrizio Ravelli

Il titolo che il Diretùr avrebbe voluto.

Effetto terremoto in edicola.

Dal profilo Twitter di un edicolante vero.

Concita, il Nuovo Nemico e la voce del verbo rodere.

A quelli del Nuovo Nemico non va proprio giù il fatto che Concita De Gregorio sia riuscita a fare un filotto di scoop su ciò che sta succedendo dentro e intorno al Vaticano dopo le dimissioni di Benedetto XVI.
Oggi, per esempio, Marco Lillo fa un arzigogolato paragone tra l'abbandono di Ratzinger e quello eventuale di Bersani. Il tutto pur di attaccare i pezzi della dolce Concita. Leggete qui:

Se il giornale che sostiene il Pd, La Repubblica, descrivesse il congresso del Pd dopo il misterioso abbandono della segreteria da parte di Pierluigi Bersani, avrebbe mille cautele in più di quelle adottate nei confronti di Benedetto XVI. Ezio Mauro non pubblicherebbe mai un articolo su Bersani basato su voci anonime che accusano il Pd di essere una nave alla deriva in preda a una lobby di gay ricattatori e ladroni. L’estraneità alla Chiesa può e deve essere un vantaggio competitivo per un giornale laico ma non deve diventare un vizio di prospettiva o peggio l’alibi per una drastica riduzione degli standard deontologici o addirittura il salvacondotto per balle, imprecisioni e maldicenze anonime. La prospettiva laica di Nanni Moretti è riuscita a rendere alcuni aspetti dell’alba del terzo millennio per la Chiesa, con toni più simili a quelli del tramonto, meglio di mille articoli di Dino Boffo. Ma si sentiva in quel lavoro un fondo ironico di rispetto verso la Chiesa da parte di un ex appartenente a un’altra chiesa.

elleKappa post terremoto.

Vita di Redazione 480.
Giornata dai mille volti: nascosti, noti, ritrovati.

VITA DI REDAZIONE del 26 febbraio 2013.
Durata: 14’37”.

00'09”. È stato imbandito il tavolo-che-conta delle grandi occasioni. Posti esauriti. Tribuna Ovest affollata (in mancanza di meglio), visto che Aldo Balzanelli, pur di esserci, ha accettato di restare in piedi.


00'30”. Occupato, naturalmente, anche il palchetto vip. L'identità dell'occupante resterà, però, misteriosa. Dalla pettinatura si può dedurre solo che si tratta di una “quota rosa”.


00'45”. Richiamato persino Attilio Bolzoni dalla lontana Sicilia.


1'59”. In primo piano il vice-diretùr Massimo Giannini, alle sue spalle - con l'ormai caratteristica cravatta allentata - il vice-diretùr, venuto da lontano, Angelo Aquaro d di ritorno dal suo primo appuntamento italiano col parrucchiere.


2'47”. Salutiamo con piacere il ritorno in Reunio di Stefania Parmeggiani, un bel volto illuminato, con orecchini elaborati e differenti.


4'58”. È anche il giorno del ritorno (stabile?) nella “Situation Room” di Laura Pertici. Il Diretùr dice: “Come Claudio Tito ha scritto due mesi fa”.


9'10”. Primi grilli in redazione. Si trovano lungo il collo e la schiena della giovane Rosalba Castelletti.


11'44”. Soffoca a stento un colpo di tosse il collezionista di PPR+ Francesco Merlo. Saranno stati i fumi delle virgolette di Claudio Tito?


14'03”. MG alle prese con la difficile piegatura del giornale: fronte o retro?


14'27”. RC ha utilizzato un fermaglio per bloccare i capelli, dietro l'orecchio, in modo da evidenziare il civettuolo orecchino scuro. Alle sue spalle due alfieri: Giuseppe Cerasa che oggi c'è e Pietro Visconti dirottato in tribuna Est.


Visto, si stampi. Sperando che non scompaia.
Frank

Missioni.



New York: Vincenzi prende il posto di Aquaro.

Su Repubblica di ieri l'esordio americano del nuovo inviato a New York Massimo Vincenzi. Il nuovo incarico fa il paio con la nomina a vice-Diretùr dell'ex inviato negli States Angelo Aquaro. Entrambi gli eventi erano stati anticipati più volte dal nostro Frank nelle Vite di Redazione degli ultimi mesi.

martedì 26 febbraio 2013

Reazioni e rimpianti dei republicones.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ciao Pazzo,
oggi un'abbacchiata dolce Concita è stata ospite di un incazzatissimo Corrado Augias per parlare del suo libro "Io vi maledico" e ovviamente anche delle elezioni. La puntata è disponibile in streaming sul sito ufficiale della trasmissione (che a differenza di quello di Grillo non è offline).

A margine voglio però sottolineare che vedere i republicones, come appunto la De Gregorio o Zucconi ieri, dire che con Renzi al posto di Bersani il risultato sarebbe stato diverso mi riempie di un misto di rabbia e pena, visto che loro Renzi l'hanno impallinato dal primo giorno e si sono ubriacati per la gioia quando ha perso le primarie. Vero, elleKappa?

Ciao, Alberto

L'ossimoro degli ossimori: beppegrillo.it è down.

Il Movimento 5 Stelle ha vinto le elezioni grazie al popolo del web, lo stesso popolo che da qualche ora non riesce più a collegarsi al sito beppegrillo.it

Totò direbbe: "Ma ci faccia il piacere".

Prime pagine che ricorderemo per un po'.