giovedì 31 gennaio 2013

Perseveranza.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Caro Pazzo,
ma allora? Errare è umano, perseverare è diabolico.Oggi addirittura in prima pagina insistono con la benzina che manca, salvo nel testo parlare correttamente di gasolio.
Ciao, Sergio

Brutte notizie.

Repubblica, pag.13.

I Baustelle su XL (fa anche rima), un buon motivo per comprare il mensile di Repubblica.

Sul nuovo numero di XL si parla dei Baustelle e del loro ultimo album Fantasma.
Basta questo per comprarli (mensile e disco).
La foto è di Roberto Migliore.

Anche i Social Network vanno in tilt.

Che bello, da qualche minuto l'uccellino di Twitter è sovraccarico.
Impara a fare l'ingordo.

Osservatorio Movimento: e alla fine Annalisa crollò.

Colpo di scena: oggi Annalisa Cuzzocrea ha scritto Movimento. Ma c'è un'attenuante: si tratta di web, non di cartaceo. Vi terremo informati.

Conosciamo i nostri Poll (la maledizione delle brevine).

Torna la rubrica ideata da MUDD che segnala gli errori sulle "brevine".
Ieri il redattore di turno non era certamente un appassionato di calcio inglese: guardate come ha scritto Liverpool.

Vita di Redazione 463. L'insolita eleganza di Marco Patucchi e l'esordio misterioso.

VITA DI REDAZIONE del 30 gennaio 2013
Durata: 12’01”.

Il Diretùr dice: “Il sondaggio che pubblichiamo di Diamanti (Ilvo n.d.F.)”.

3'27”. È tutto insolito questa mattina in Marco Patucchi. La sua collocazione in tribuna Ovest, perché attorno al tavolo-che-conta oggi c'è Marco Ruffolo, e poi l'abbigliamento. Abituati a vederlo quasi sempre in camicia ci sorprende positivamente la sua eleganza: caldo cappotto di cammello e pashima di cashmere. Ottimo gusto.


4'49”. Elena Polidori viene colta sul fatto non solo perché sta leggendo “Repubblica”, ma soprattutto perché sta comprensibilmente divorando il pezzo di Filippo Ceccarelli che conosce piuttosto bene. Il vice-diretùr Gregorio Botta è oggi in versione pensionando.


5'33”. Anche l'art director Angelo Rinaldi occupa la tribuna Ovest che, a questo punto, si trasforma in tribuna Vip. Viene colto sul fatto con “il manifesto” (a proposito, restyling a febbraio).


5'36” Un esordio nella “Situation Room”. Chiediamo soccorso ai nostri bravi informatori. Pietro Visconti dice: “Come scriviamo oggi”, aggiungendo poco dopo: “Stamattina c'è sul giornale nostro”.


7'00”. Consulto ad alto livello tra il Diretùr e il vice-diretùr Dario Cresto-Dina: ci sono ancora da definire alcuni dettagli della festa di fine settimana a Torino.


10'12”. L'inquadratura ravvicinata su Paolo Casicci, assieme al suo contemporaneo spostamento, ci permette di vedere meglio i vari numeri interni (cancellazioni e correzioni comprese) da sempre affissi sulla parete. Gustosa e feticistica lettura. Ma chi sarà 'sto Azimut?


Visto, si stampi. Sperando che non scompaia.
Frank

mercoledì 30 gennaio 2013

Il feticismo del giorno: l'esordio di Carlo Verdelli.

Segnaliamo il debutto a Largo Fochetti di Carlo Verdelli (ex-direttore di Vanity Fair e della Gazzetta dello Sport, ed ex-vicedirettore del Nemico) con un bel pezzo che racconta di come è andata a finire la drammatica storia del bambino di Padova conteso dai genitori.
Un grande acquisto come collaboratore, Carlo è un giornalista tra i più bravi in circolazione.

Il colonnino infame si lancia sui Social Network.

Vi segnaliamo che il colonnino Tette&Culi di Largo Fochetti ha una pagina Facebook e un account Twitter.

Osservatorio Titoli Sbagliati.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Caro Pazzo,
ma perché il titolista (a pag 16) si deve inventare un titolo con virgolette cambiando in modo erroneo il testo?Gli autobus usano il gasolio, non la benzina! A voler essere pignoli il gasolio non è un carburante, perché non è mai stato usato nei motori con i carburatori.
Ciao, Sergio

Sondaggione: votate gli articoli PPR+ e PPR- di dicembre.

Ecco gli articoli da votare per le due categorie, in rigoroso ordine cronologico.
Vi ricordiamo che si vota sempre qui a destra sotto alla pubblicità.

Buona lettura e buon voto!









Francesco Merlo, commento del 12 dicembre Prigionieri del déjà vu. Un articolo profetico nell’immaginare le conseguenze mediatiche del ritorno di Berlusconi: “Ecco: per non lasciarci trasportare dal fiume di già visto, già vissuto, già detto e già fatto dobbiamo a tutti i costi abbandonare la surrealtà e ributtarci nella realtà. Concentriamoci subito sui veri protagonisti della prossima campagna elettorale, da Bersani a Monti, da Grillo al grande partito dell' astensione. Berlusconi era già ai margini ed è ancora ai margini. Vuole spaventarci con il déjà vu come spaventano la telecinesi, i venti gelidi, i tavolini che ballano, l'apparizione degli spettri “. Più facile a dirsi che a farsi, a quanto pare. “di diritto tra i PPR+ di dicembre (e, se ci saranno, dell’intero 2012)” (MUDD). 

Michele Serra, L’Amaca del 13 dicembre, dedicata con adeguato sarcasmo alla persistente tenacia terzista di Pigi Battista che sulle pagine del Corsera lamenta, ancora una volta, il ritorno delle due fazioni dei berlusconiani e anti-berlusconiani. “Nell'analisi di Battista manca una terza fazione (imbalsamata almeno quanto le prime due) che è la sua, quella dei terzisti. Che da anni fissano la scena evitando accuratamente di cogliere il rapporto di causa ed effetto che spiega la rissa in corso: l'antiberlusconismo è ovvia conseguenza del berlusconismo, è il livido che segnala la martellata, la difesa che replica all'offesa”. Segnalate anche l’Amaca del 14 dicembre, in cui “con la solita pungente ironia e sarcasmo che ben gli conosciamo, il nostro maitre à penser commenta da par suo la linearità del pensiero berlusconiano espresso nelle recenti dichiarazioni” (Francesca C.), e del 21 dicembre, in cui descrive l’incompatibilità tra Berlusconi e la Repubblica italiana. Ma nel rileggerla, se associassimo ogni volta il termine "Repubblica" al quotidiano, ci accorgeremmo che il ragionamento di Serra funziona ugualmente bene. “Pezzo esemplare di Serra da PPR+.” (Frank). 

Bernardo Valli, articolo del 14 dicembre L’arte del corrispondente. Bellissimo pezzo del principe degli inviati sull’importanza del ruolo di corrispondente in un giornalismo dominato dai blogger e dai Social network. “Il giornalista, del quale il cronista è l'espressione più autentica, decifra quel che accade ogni giorno nel villaggio, nella città, nella nazione, nel mondo. Il suo lavoro impone la presenza sul posto, il contatto diretto con gli avvenimenti,e una conoscenza, una certa familiarità con l'ambiente. Altrimenti, nella civiltà delle immagini e di Internet, il filtro televisivo e quello degli strumenti offerti dall'informatica alterano la notizia, la fanno dipendere dai poteri politici o finanziari che controllano o influenzano il labirinto della comunicazione. Un giornalismo senza uomini sul terreno è un giornalismo di seconda categoria, poiché si limita a interpretare sulla base di notizie fornite da altri”.

Gianni Clerici, articolo del 16 dicembre I taccuini di Brera - Venti righe in sei minuti le nostre gare di velocità. Il feticista Federico segnala il bel ricordo dedicato dall’amatissimo Scriba all’amico Gianni Brera. Incipit da applausi: “Scrivere di Brera? Non ho mai voluto farlo, per il disagio, o addirittura l' irritazione, che mi provocano le manifestazioni ufficiali del ventennale della sua scomparsa. Lo ritrovo diverso da quello che fu in una realtà tanto importante nella mia vita, da quando, a vent' anni, convinse mio padre a lasciarmi abbandonare una ricchissima scrivania di Signorino, futuro petroliere di una famiglia di comacini faber, per l'incerta e mal lastricata via di comacinus sapiens”. Segnalato anche l’articolo del 29 dicembre Nadal, il calvario continua niente Australian Open. Lo Scriba scalda i muscoli in vista dell’Australian Open, prima prova del Grande Slam del 2013, aggiornandoci sul malandato stato di salute di Rafa Nadal.“(…) in due poetiche colonne ci racconta i misteriosi malanni di Rafa Nadal che lo costringeranno a saltare l'Australian Open. A un certo punto Clerici parla di B. e lo chiama il Dottor Berlusconi. Un vero poeta” (Franco da Novara). 

Fabrizio Ravelli, articolo del 24 dicembre La stanza di Bocca tra libri e memorie della Repubblica. Il ricordo di Giorgio Bocca rimane forte nelle menti e nei cuori del popolo di Repubblica. Come ci dimostra il nostro amico Fabrizio che ci regala una affettuosa e rispettosa visita guidata nello studio (“l’officina”) del grande maestro del giornalismo italiano. Un racconto che esalta il metodo di lavoro di Bocca e il suo amore per la carta stampata. “Tocca confessare un certo disagio, nel metter piede qui, dentro allo studio del Bocca un anno dopo che lui se n'è andato. È tutto così pulito e in ordine, intatto, vien da immaginare di vederlo comparire col passo da montanaro e uno dei pullover che gli regalava il suo amico Tai Missoni, e ci troverebbe a frugare e scrutare, e ci manderebbe a quel paese”. 

Dario Cresto-Dina, articolo del 31 dicembre La Signora della vita. Si spegne, a fine anno, Rita Levi Montalcini e il Vice-Diretùr Cresto-Dina ne ripercorre mirabilmente la vita regalandoci tanti piccoli, partecipati dettagli di quotidianità. “La fine è importante in tutte le cose. A 103 anni Rita Levi-Montalcini ha completato la sua nel modo che posso immaginare avrebbe voluto: addormentandosi. L'aveva preparata da tempo dentro di sé, con la leggerezza che le persone speciali sanno usare nell'affrontare le cose gravi. Non si era stancata della vita, tutt'altro, aveva deciso di dimenticarsi di vivere per sfiorare la presunzione filosofica dell'immortalità”. 

Gianni Mura, I 100 nomi dell’anno del 28-31 dicembre. Tradizionale, pirotecnica conclusione d’anno affidata al nostro amatissimo Gianni Mura che sintetizza il 2012 attraverso cento nomi che, nel bene o nel male, lo hanno segnato. Sempre dal suo punto di vista, specialissimo ed apprezzatissimo. “Femminicidio (malattia maschile): Nel 2011 in Italia sono state 137 le donne assassinate, una ogni tre giorni. Sgozzate, pugnalate, bruciate, sparate, strangolate, ammazzate a pugni e calci da ex (mariti, fidanzati, conviventi) che mantengono una mentalità da padroni. Non si può dare un voto a una strage, ma fare un voto sì: che alle manifestazioni delle donne contro la violenza sulle donne partecipino tanti uomini: perché la sofferenza e la morte sono loro, ma la malattia e la vergogna sono nostre”. “Bravo Mura” (illustrAutori). 








Curzio Maltese, articolo del 10 dicembre Lo sfogo di Muccino: Hollywood, sei spietata. Mentre l’Italia e l’Europa si interrogano sul dopo-Monti, Curzio Maltese non trova di meglio da fare che occuparsi della crisi hollywoodiana di Muccino…

Carmelo Lopapa, articolo del 12 dicembre Alfano e Dell’Utri rissa in nome di Silvio. La sezione politica di Repubblica in una delle tante sconcertanti pagine dedicate al nulla della politica italiana, Con tanto di richiamo in prima pagina, a segnalarne la presunta importanza.
 
Enrico Franceschini, articolo del 15 dicembre Do you speak Konglish? La nuova lingua del mondo. Le solite sconfortanti divagazioni dell’annoiatissimo corrispondente londinese di Repubblica.
 
Vittorio Zucconi, articolo del 21 dicembre E l'aquila rapì il bambino la fortuna dei falsi sul web. Un classico di Repubblica: ricordare agli sprovveduti lettori che il web cela molte insidie… Da segnalare anche l’articolo del 30 dicembre L’Ultimo mistero di Hillary Clinton in cui Zucconi ha scritto di tutto tranne che la Clinton stava veramente male. Un pezzo malriuscito con un finale sgangherato: “Nel caso dovesse davvero correre per la poltronissima nel 2016, i trenta giorni di vuoto saranno un buco nero che potrebbe inghiottirla”. Nientemeno.
 
Paolo Berizzi, articolo del 22 dicembre Lapo Elkann 'Ho domato i demoni e ora ho una vita nuova'. Apertura di RClub dedicata ad un illuminato pensatore moderno: Lapo Elkann. L’incipit è sufficiente per intuire grandezza e profondità del pezzo: “Ti viene incontro in canotta bianca sull' uscio del loft in stile Warhol-vain- vacanza. Allarga il sorriso e, vestito come nessuno oserebbe in una gelida mattina al Ticinese - il quartiere di Milano dove abita - brucia il primo «grandeee!», esclamazione tipica del vocabolapo”.
 
Paolo Griseri, articolo del 31 dicembre Lapo Elkann, maxi furto in Uruguay. Rubati alla fidanzata gioielli per 3,5 milioni. A distanza di pochi giorni dal’intervista, ecco un altro esempio dell’inspiegabile infatuazione di Repubblica per Lapo: richiamo in prima pagina (sic) per la notizia di un furto da lui subìto in vacanza. Talmente imbarazzante, come pezzo, che nell’archivio on-line di Repubblica il pezzo risulta non firmato. Sussulto di dignità di Griseri?
 
Angelo Aquaro, articolo del 31 dicembre "Mai chiedere per primi l'amicizia su Facebook". Gran chiusura d’anno per Aquaro con un indispensabile articolo dedicato alle presunte regole di seduzione sul web. Il tutto condito dal solito discutibile stile pseudo-brillante e eccessivamente compiaciuto del corrispondente americano: “Parlami d'amore Facebook: tutta la mia vita sei tu. E infatti: tra social network e telefonini il galateo dell'amore l'è tutto sbagliato, e tutto è da rifare”. 

Ricordiamo che per segnalare articoli per il sondaggio mensile potete scrivere a enricoporrochiocciolafastwebnet.it oppure lasciare un commento in un post, anche se OT.

Si ringrazia Barbapapà per la collaborazione ai testi e alla selezione degli articoli.

Invaderstyle, una marketta che ci piace.

Per la rubrica Osservatorio Markette, riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ciao Pazzo,
approfitto di questo piccolo palcoscenico, frutto di sette anni di passione (e di sudore), per parlarti sfacciatamente di un'idea che mi vede coinvolto in prima persona: una linea di prodotti (vestiti, gioielli, lampade e altro) che si chiama Invaderstyle.

Mercoledì 6 febbraio a Milano, ci sarà la presentazione dei primi tre oggetti della linea.
Ovviamente siete tutti invitati, pipierrini e non, republicones e non.
Potrebbe essere anche l'occasione per conoscerci.

L'invito è questo.


Se poi qualcuno ha voglia di curiosare su cosa diavolo è Invaderstyle, può andare sul sito.

O cliccare sul "mi piace" della pagina Facebook.

Grazie per lo spazio concessomi, Enrico Porro

ps: l'illustrazione utilizzata per la campagna di lancio (quella che vedete nell'invito) è di Michele Tranquillini, storico illustratore del Nemico...

65 cadaveri, 4 righe e 1 fotina.

Per la rubrica Cose che si potevano evitare, segnaliamo lo sforzo fatto da Largo Fochetti nel dare la notizia del massacro di Aleppo.

Silvio è atteso in infermeria, ripeto, Silvio è atteso in infermeria.

elleKappa di oggi.

La nipote di Mu...ssolini.

Niente Mubarak, stavolta. La nipote è quella di Mussolini.
Qui sotto l'Amaca di oggi di Michelone nostro e più sotto ancora la pagina del fatto con la notizia della lite tra AM e Andrea Scanzi del Nuovo Nemico. Con cui solidarizziamo.
(la foto dell'Amaca è presa dal sito di Gery Palazzotto)


Vita di Redazione 462.
Largo Fochetti non è un paese per stagiste.

VITA DI REDAZIONE del 29 gennaio 2013
Durata: 9’07”.

00’10”. È la stagione dei raffreddori e Lavinia Rivara non poteva evitarlo. In ogni caso ci sembra tonica, persino refrattaria a forme influenzali (00’45”).



1’09”. Valentina Desalvo colta sul fatto a leggere “Repubblica”. Interessanti le gradazioni di colore della camicia.


1’40”. L’attento vice-diretùr Massimo Giannini ha colto un dettaglio nel pezzo che sta leggendo e si appresta a evidenziarlo.


1’45”. Livio Nicholson Quagliata prova alcune battute (del film) con Marco Patucchi. Il Diretùr dice: “Leggiamoci il pezzo di Michele Smargiassi oggi che ripercorre tutta la vicenda (la strage di Ustica n.d.F.) di questi anni”.


1’52”. Per par condicio, termine ormai strainflazionato, dobbiamo annotare che pure l’art director Angelo Rinaldi viene colto sul fatto nello sfoglio, a distanza e panoramico, di “Repubblica”.


2’08”. LQ, con gilet verde acquamarina, appare molto rilassato e sereno. Sempre in tensione, invece, Giuseppe Smorto (ma la redazione online dev’essere sempre sul pezzo). Entrambi indossano camicie simili, ma non uguali. Il Diretùr dice: “Come racconta il nostro giornale”.


3’56”. Le numerose poltrone vuote in tribuna Ovest confermano che il 2013 non è anno per stagiste. Che stiano diventando come i panda e, dunque, da tutelare?


4’24”. Primo piano, anche se di profilo, per Stefania Aloia, con grazioso caschetto sfrangiato di capelli.


5’03”. Antonio Maida comincia il suo intervento, che segue quello del Diretùr, con un: “Come hai detto te” che sarà ormai molto discorsivo, ma errato. Poi aggiunge: “Come abbiamo titolato”.


6’28”. Dove saranno andati Massimo Vincenzi e SA? Forse a fare colazione assieme. Proprio così. Eccoli, infatti, di ritorno (7’00”).



8’56”. In tribuna Est (alle di Rosalba Castelletti) c’è sempre una presenza. E dal modo con cui viene tenuto quel giornale siamo propensi a credere che si tratti proprio di Giuseppe Cerasa. Dunque c’è!


Visto, si stampi. Sperando che non scompaia
Frank

Il Giannini battutista a Ballarò.

Ieri sera a "Ballarò" il vice-diretùr Massimo Gannini ha concluso così il suo intervento, l'ultimo:

"Un Monti più due Monti fanno Tremonti".

(si riferiva al Monti uno, pres del cons e al Monti due sceso in politica).

Frank

Il feticismo del giorno.

Andrea Sorrentino che scrive di Formula 1.
(su Repubblica di ieri)

Presto, un decoder!

C'è da decriptare Arbasino. Qui qualche suggerimento.

Osservatorio Markette (fatte in casa).

Ieri, in apertura di R2 Cultura, paginata di Gad Lerner sul nuovo libro di Concita De Gregorio Io vi maledico.

La cresta della Rai sul canone.

Siccome in questo periodo va di moda condividere tutto, specialmente sui Social Network, vogliamo condividere con voi questa lettera apparsa ieri su Repubblica. Che ovviamente condividiamo.

martedì 29 gennaio 2013

Gabriele Romagnoli lascia la direzione di GQItalia.
Tornerà a Largo Fochetti in pianta stabile?

Secondo quanto riportato dal sito di Prima Comunicazione, Gabriele Romagnoli non rinnoverebbe il suo contratto da direttore di GQItalia in scadenza a febbraio.
Che facciamo, lo ripigliamo a Largo Fochetti come abbiamo fatto con la dolce Concita?

Il colonnino Tette, Culi e Samarelli.

Continuiamo a non capire perchè la bella rubrica Le partite di Samarelli debba convivere tra gli insulti della Mussolini e i tunnel a Ibrahimovic.

Anche i calembouristi sotto shock.

Coppa Italia: la Lazio elimina la Juve. Anche i fini calembouristi di Tuttosport perdono la testa.

Balotelli al Milan.

Il vostro Interista Supremo non poteva sorvolare su questa notizia.
ps in bocca al lupo allo spogliatoio rossonero.

il Manifesto e il restyling che non lo era.

«Il Manifesto non si presenta alle elezioni però mantiene una piccola promessa: il giornale “berlinese”. Un formato che ci aiuta a risparmiare su carta e stampa. Facendo di necessità virtù, il nuovo formato ci introduce al vero cambiamento di domani quando, con un nuovo sito, ripenseremo (ma come “ripenseremo”? – NdF) anche il giornale di carta».

Appunto, Rangeri&Co. non si presentano alle elezioni ma fanno una promessa tipicamente da politicanti: un restyling – annunciato anche ieri su Rep (e rilanciato da PPR) – che in realtà non lo è; sembra di sentire Berlusconi e Monti che tagliano le tasse. Giornata iniziata male... poi mi basta vedere «un Italia» in un sommarietto senza apostrofo (pagine di Cultura!) per rovinarmela del tutto.

MUDD

Osservatorio Markette.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Caro Pazzo,
ti segnalo che la vostra "dolce" Concita è stata ospite di Sabelli Fioretti e Lauro a "Un giorno da pecora".

Inoltre vi invito a sottolineare che nella pagina degli spettacoli è presente un clamoroso caso di "product placement" (o, come si chiamava un tempo, di "marchetta"): nell'apposita rubrica, viene consigliato un programma di Tv2000... guardacaso lo stesso programma ampiamente pubblicizzato sul giornale, sia nella stessa pagina, sia in altra pagina...

Intanto complimenti...
Un lettore di PPR che vuole restare anonimo

Il giorno dei compleanni.

Ben 4 oggi a Largo Fochetti.
Auguri, auguri, auguri e auguri.

La dolce occasione.

Oggi a Roma alle ore 18, presso la Libreria del Cinema (Via dei fienaroli 31d zona Trastevere), Concita De Gregorio intervisterà il regista Giuseppe Tornatore.

Se siete pipierrini e pure romani, l'occasione è di quelle da prendere al volo.
ps: se andate fate foto a raffica e mandatecele.

Osservatorio Calembour.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Caro Pazzo,
quattro al prezzo di uno: qualcuno li fermi!
Ma a tuttosport.com nessuno controlla nessuno?
Saluti, Agostino

Vita di Redazione 461. Il giorno dopo la domenica.

VITA DI REDAZIONE del 28 gennaio 2013
Durata: 8'38”

00'09”. Il Diretùr comincia la settimana facendo l'appello: “Dario Olivero”. “Presente” risponde questi alzando la mano.


00'48. Enrico Bellavia ha il colletto della camicia un po' storto, ma di lunedì ci sta. E poi c'è il viaggio da Palermo.


1'34”. Giuseppe Smorto offre l'impressione di essersi assopito, come ieri era accaduto a B.


4'17”. La penna rossa (e non rosanero, come ci saremmo aspettati) spunta dal taschino di EB.


5'31”. Claudio Tito oggi è stato infaticabile. La Reunio del mattino, poi in serata la reunio a “Otto e mezzo”, con Lilli Gruber, dove ha provato a porre domande ad Alfano che svicolava e non rispondeva. Come sempre.


6'50”. Marco Ruffolo veste abitualmente casual il lunedì.


6'57”. Alle spalle di Lucio Luca si rivede Anna Maria Liguori, che ha fatto un uso assai intenso del phon.


8'14”. Trovandosi in primo piano, Mattia Chiusano sta verificando se la rasatura del mattino sia stata perfetta.


Visto, si stampi. Sperando che non scompaia.
Frank