venerdì 7 settembre 2012

Giovanni Favia, il grillo parlante.

Prima il fotomontaggio del Nemico, adesso il fuori onda di Favia. Insomma, non se ne può piú di questi grillini. Anche al Nuovo Nemico ci sono rimasti male.

10 commenti:

Frank ha detto...

Eccellente scoop di "Piazzapulita". Me lo sono proprio goduto, assieme al bel reportage di Alessandro Sortino.

Michele ha detto...

E adesso cosa farà il Nuovo Nemico, riserverà anche a Formigli lo stesso trattamento riservato a Francesco Merlo qualche giorno fa, per mano di uno dei suoi tanti blogger-sgherri? Perché ormai è chiaro a tutti che su quel giornale se la prendono troppo a male se qualcuno si permette di criticare il loro editore di riferimento.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/05/ma-e-piu-dismisurato-grillo-o-merlo/343016/

ilaria ha detto...

Mah, sarò in malafede ma secondo me era tutto concordato. Hanno visto cosa è successo dopo la vittoria di pizzarotti e temono che alle prossime elezioni casaleggio continui a mettere veti e ad emanare epurazioni quindi, giustamente, vogliono farlo fuori.
Formigli ha lavorato, e forse lavora ancora, per il Fatto quindi anche le conseguenze di questo finto scoop sono cinicamente calcolate.

Michele ha detto...

@Ilaria, concordato o no, la gravità di quanto detto da Favia non cambia.

Peter ha detto...

Beh, l'articolino di Merlo e' in pieno stile sallustiano, anzi peggio ...

“guitto andato a male… sembra aver perso la misura della sua dismisura lessicale… gronda ridicolezza e strampalaggine… in un crescendo di overdose di sagerazioni”

La chiusa poi è ignobile:

"E nessuno pensa di sparare a Grillo. (...) E adesso, persino se lo trovassimo steso per terra, penseremmo: guarda cosa deve fare per tirare a campare un povero professionista del ridicolo.

Michele ha detto...

Eh, caro Peter, non possiamo mica pretendere che tutti i giornalisti scrivano come Travaglio. Lui sì che scrive articoloni.

ilaria ha detto...

Michele ma cosa ha detto Favia che non sapevamo già tutti? Questa guerra casaleggio-militanti va avanti da mesi e Favia ha solo affilato le armi. Adesso se lo epurano dimostrerà di avere ragione, se non lo epurano continuerà a guidare questa lotta intestina più forte di prima. In ogni modo ha già vinto la sua battaglia. Vedremo chi vincerà la guerra.
Le cose che mi inquietano sono ben altre:
1) il disincanto di certi grillini difronte a queste parole. Ma seguono, si informano, leggono qualcosa sulle persone che andranno a votare?
2)casaleggio o non casaleggio, come faranno a controllare tutta questa macchina quando si presenteranno a livello nazionale? Ovvero come faranno a controllare le cosche che non vedono l'ora di salire su questo nuovo cavallo di troia per infiltrarsi nel nuovo riassetto politico che va delineandosi?

Peter,
sono d'accordo con te la chiusa di merlo è veramente raccapricciante.

Michele ha detto...

Ilaria, il fatto che la cosa la sapessimo io e te, che usiamo la rete per informrci, non significa che la sapessero anche le centinaia di migliaia (non conosco gli ascolti di Piazza Pulita) di persone che ieri sera hanno visto il programma e che usano la tv come unico mezzo d'informazione.

illustrAutori ha detto...

a parte che imho formigli è un signor nessuno e non vale una cicca (ma magari sbaglio), il presunto "sgoob" (visto che si dice presunta la trattativa stato-mafia...) fa parte del gioco, ma il problema grosso in un panorama desolante per chiunque voglia votare al di là delle ideologie e buttare tutti nel cesso per ricominciare è quello detto da ilaria è già evidenziato dallo stesso griullo nella famosa intervista "prona" (che non lo era perché faceva emergere tutte le questioni sul campo) di travaglio...

l'osannato merlo è inqualificabile: il suo finale da brivido a me che sono coetaneo di marione calabresi mette i brividi (e ho detto tutto) - vergogna!

Michele ha detto...

@IllustrAutori, il problema è che noi italiani non siamo nuovi ai colpi di testa che hanno poi buttato il nostro Paese tra le braccia di dittature o rigimi più o meno soft. La tentazione di "buttare tutti nel cesso" è un sentimento legittimo e anche in parte condivisibile, a patto però che si valutino tutti i rischi che questa azione comporterebbe.