martedì 28 agosto 2012

Un nuovo dibattito a Largo Fochetti.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ciao Enrico,
non c’è proprio pace in questi giorni a Largo Fochetti. Il dibattito si è ora spostato sulla  “democrazia rappresentativa”. Il via lo ha dato ieri Diamanti con una riflessione a conclusione di un lungo ragionamento sulla riforma elettorale.
“…è in gioco il fondamento normativo (e di valore) della democrazia rappresentativa.
Una questione critica e altamente rischiosa per tutti. Perché mai come oggi la democrazia rappresentativa è sembrata parola tanto svuotata di senso.
E le sue istituzioni, i suoi attori: tanto svuotati.”
 Oggi però la Urbinati ci scrive sopra un pezzo chiudendo così:
“Ad alcuni, sembra di leggere tra le righe, si può adattare meglio un dispotismo illuminato, cioè, in fondo, un governo dei tecnici che può in prospettiva diventare un governo di esperti confermati per plebiscito, purché non scelti nella lotta dei partiti, attori di un’opinione politica non saggia, di un mercato elettorale confuso, incerto, poco coraggioso, e molto prospero a portare acqua al proprio mulino. La democrazia dei confermati per plebiscito può diventare la forma moderna del dispotismo illuminato. […]Un pericolo da sfuggire a tutti i costi.”
Parole di fuoco. Si attende risposta di Scalfari e del Diretùr.
Ciao, Ilaria.

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