martedì 28 agosto 2012

Republicones rimpianti.

Questo post è dedicato a tutti i pipierrini che non hanno più la possibilità di leggere su Repubblica il grande Fabrizio Ravelli, a meno che non si ha la fortuna di abitare in provincia di Milano e poter acquistare il dorso meneghino sul quale Fabrizio scrive ogni tanto. Oggi, per esempio, ha scritto questa cosa per la sua rubrica 20 righe:
Estate addio, buoni motivi per ricominciare. Nascosti (ma non tutti) dietro un’ abbronzatura, i milanesi affrontano quello che è il vero Capodanno. E si chiedono, mentre comincia una stagione di luce calante, dove stiano le vere motivazioni per ricominciare. Ognuno magari troverà le sue, del tutto personali. Ma si può anche generalizzare un po’. Ci si guarda intorno, nella città ripopolata, si ritrovano gli ostacoli di sempre, e si cerca quello spunto nuovo che non ci faccia ripiombare in un anno uguale a tutti gli altri. Motivare le persone è o dovrebbe essere materia di gestione aziendale, quasi sempre accantonata. Visto che si basa sui premi, e che quattrini ne girano pochi, si preferisce far finta di niente.
Motivare i cittadini potrebbe essere compito degli amministratori: fornire una città migliore, più gradevole, meno ostica, con qualche aiuto in più. Roba concreta: servizi più efficienti, manutenzione dei parchi, occasioni per madri e bambini. Ma non solo. Così come ciascuno cerca una spinta personale (l’amore per sé e per gli altri, la cura del corpo, lo studio e il lavoro), allo stesso modo chi governa la città dovrebbe riuscire a darci il senso di una comunità solidale, la speranza in un anno migliore, il gusto della cultura aperta. Insomma, la fiducia che vivere in città abbia ancora un senso. E buon anno nuovo a tutti.

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