sabato 28 luglio 2012

Feticismi (olimpici e non) del 28 luglio 2012.

Nel titolo del pezzo del nuovo arrivato Curzio Maltese, leggiamo :"Una Disneyland studiata dal marketing". Peccato che Peter Pan e Alice non siano personaggi creati da Walt Disney.

Per una frazione di secondo abbiamo pensato che tra gli Olimpicones figurasse anche l'onnivoro Luigi Bolognini, ma il suo pezzo presente a pagina 4 di oggi, quindi in piena zona olimpica, è datato Sumirago (Va), località in cui vive l'ex olimpionico Ottavio Missoni che Bolognini è andato a intervistare.


Sempre a pagina 4 troviamo il miglior incipit di giornata: Hey Jude, bisogna remare nella vita. 
E' di nostra signora dello sport Emanuela Audisio.

Anche Massimo Bucchi ha voluto dire la sua sulle Olimpiadi.


Dopo aver attinto per giorni da The Guardian, Largo Fochetti convince Pietro Del Re ad avvicinarsi al confine turco-siriano. A Guvecci, per la precisione.

In una foto a supporto del bel pezzo di Stefano Bartezzaghi sui giochi enigmistici (e chi altro poteva scriverlo?) si parla di suo papà Piero, l'inventore del famoso schema di parole crociate detto appunto il Bartezzaghi.


Mattia Chiusano vince il premio della veggenza. Leggete qui cosa scrive oggi all'inizio del suo pezzo da Londra.


Ps: titolo di corriere.it dopo l'argento di Tesconi alle Olimpiadi di Londra: "Pistola d'argento" e sotto il faccione dell'atleta azzurro. Speriamo che Tesconi non sia di Milano.

Ps2: dalla Home Page dello Speciale Olimpiadi di repubblica.it è praticamente impossibile tornare sulla Home Page principale del sito.

3 commenti:

Sergio ha detto...

A proposito dell'articolo su Missoni, c'è scritto: "l'atleta che era stato prima e che aveva fatto 47"9 sugli 800 metri, un tempo che ha resistito per 43 anni, il record di durata di un record."
1° caso mai sui 400 e non credo neanche, perché è un tempo di adesso
2° non mi risulta che un suo record sia durato così tanto!

Prima della fine dell'olimpiade quanti numeri errati ci saranno?

Luigi Bolognini ha detto...

Gentile Sergio, ammetto l'errore, era ovviamente i 400 metri. Per il resto confermo tutto: Missoni fece quel tempo, 47" e 8 (che a volte si trova in 47"9 perchè ai tempi il cronometraggio era manuale), il 6 luglio 1939 all'Arena di Milano, e come record giovanile resistette 43 anni. Non solo, dovrebbe essere tuttora il record italiano per un 16enne.
Sono sicuro perché di Missoni ho scritto in un mio libro.

Enrico Maria Porro ha detto...

Ciao Luigi e grazie per essere intervenuto direttamente ammettendo un errore. Sai che di questi tempi l'ammissione di errori non è una pratica tanto in auge tra i republicones...Quindi doppie grazie.