lunedì 30 aprile 2012

Nemico e Repubblica: prime pagine a confronto.

Quando non c'è la notizia di un evento planetario diventa più interessante confrontare le prime pagine, perché offrono vari spunti di discussione.


Repubblica apre con i tagli a scuola, polizia e carceri. Il “domenicale” del Fundador si diffonde sulla rabbia sociale che scatena l'antipolitica.

Il Corriere riserva all'argomento l'editoriale del direttore, la vignetta di Giannelli e il richiamo all'ultima parte dell'inchiesta, in quattro puntate, sui tagli e le spese facili degli enti locali della premiata ditta Rizzo-Stella, mentre il primo titolo è per le mosse del fisco con l'operazione già denominata, con assai scarsa fantasia, “Primo Maggio”. In taglio alto pure il richiamo alla rubrica delle lettere gestita dal cardinale Carlo Maria Martini.

L'uccisione di un boss (ex per Repubblica) della Magliana, in una tentata rapina, è affidata dal Corriere a Giovanni Bianconi, firma di punta del giornalismo investigativo e a due pagine molto esaustive con quattro pezzi e un'infografica.

Modesta la copertura di Repubblica, che pure dedica al fatto di sangue la foto in prima pagina. Il commento, obbligato, è di Giancarlo De Cataldo, cioè l'autore di “Romanzo criminale”. Il tutto però si esaurisce in una pagina: metà cronaca e metà commento. Scelta piuttosto difficile da comprendere.

In taglio medio Repubblica evidenzia l'appello di Roberto Saviano contro i “femminicidi” con il commento di Natalia Aspesi (dello stesso argomento si occupa anche Michele Serra nella sua “Amaca”) e il richiamo, nella colonna di destra, alle votazioni in Europa, accompagnato da foto, inizio del pezzo di Andrea Bonanni e due pagine all'interno.

Il Corriere ha in taglio medio: la liberazione dei beagle, con foto centrale e commento dell'etologo Danilo Mainardi, titolo sulla bozza di riforma elettorale e, appunto, l'uccisione del boss della Magliana.
In taglio basso la divaricazione si completa.

Repubblica ospita il racconto del viaggio sul nuovo treno “Italo” di Michele Smargiassi (racconto divertito e divertente) e il richiamo al pezzo di apertura di Repubblica Cult sulla la Storia in tv, affidato allo storico Giovanni De Luna.

Il Corriere ha la rubrica “Padiglione Italia” gestita da Aldo Grasso (là dove c'era il non rimpianto, almeno da me, Francesco Alberoni) e la storia della morte di un agente segreto britannico.

A incuriosirmi, però, è stata la copertura dei due giornali sull'incursione a Montichiari degli antivivisezionisti. A maggior ragione dopo i tre servizi andati in onda in ognuna delle edizioni del Tg3 di domenica. Mentre, come detto, il Corriere ha impaginato la foto di un cucciolo liberato dando evidenza alla notizia, Repubblica ha dedicato sei-righe-sei, taglio basso a pagina 18, sul blitz. Esagerati a Corriere e Tg3, oppure sbadati e svagati a Repubblica?

Per fortuna che ci ha pensato Gianni Mura a far passare il malumore con la bella lettera aperta a Pep Guardiola che merita certamente la segnalazione come PPR+ e il voto sempre altissimo che meritano i suoi irrinunciabili “cattivi pensieri” domenicali che, se non calcolo male, sono i terzultimi per la stagione 2011-2012. Ma perché fermarsi qui ogni anno?

Frank

7 commenti:

Anonimo ha detto...

ottima analisi Frank... però, vi supplico, l'articolo "il" nel Corriere NON esiste, sono arcistufo di vederlo sempre citato perfino nelle bibliografie... Graze!!

Anonimo ha detto...

La rubrica di Alberoni però era di lunedì, non di domenica!

PS La storia dei cagnolini - coinvolgimento brambilliano a parte - è una boiata, occuparsene è stato scandaloso, anzi uno sfregio in questi tempi di suicidi di massa causa crisi e problemi ben più stringenti. Bene Repubblica!!

AM

anna ha detto...

@anonimo AM

Non sono d'accordo. Il tema vivisezione in Italia per la prima volta è finalmente oggetto di attenzione, in questo momento in cui al parlamento Italiano si dibatterà a breve sull'emendamento cosiddetto "brambilla" di cui ti lascio link riassuntivo se vuoi approfondire
http://www.geapress.org/sperimentazione-animale
é un tema etico e non solo che colpisce le coscienze di tutti e ne sono conferma le numerosissime manifestazioni e prese di posizioni non solo di migliaia di semplici cittadini, ma anche di eminenti esponenti del mondo scientifico.
è un discorso lungo, etico e scientifico, che non può essere certo affrontato in un blog.

Non dando notizie di ciò che accade ad altre vite diverse da noi, i suicidi dei nostri simili non diminuiranno di certo. Una cosa non esculde l'altra....
Compassione, empatia, etica e morale non sono speciste, e quindi bene fanno i media a parlare degli altri da noi, non tolgiendo nulla a nessuno, ma aggiungendo se mai qualcosa al nostro sentire consapevole. ciao

Frank ha detto...

@Anonimo, io non metto l'articolo davanti a "Corriere della Sera", ma evidentemente in fase di editing anche l'articolo che in quei contesti serviva è stato erroneamente incorporato nel corsivo. Infatti nel corpo del post l'articolo non c'è. Per il resto concordo con te.

@AM, hai ragione. La collocazione era quella, ma nel giorno sbagliato.
Sulla vicenda beagle sono, invece, completamente d'accordo con anna. L'argomento della vivisezione è un tema etico importante e la drammatica crisi che stiamo vivendo non può farci dimenticare tutto il resto.
Per questa ragione ho trovato imbarazzante la non copertura di Repubblica della liberazione dei cuccioli. E, per restare agli argomenti di ieri, anche l'uccisione del boss (o ex) della banda della Magliana, con l'autore di "Romanzo criminale" tra i collaboratori, mi è sembrata un'occasione sprecata. I retroscena andrebbero indagati.

@anna, soprattutto le tue righe conclusive denotano una sensibilità spiccatissima che dicono anche molte cose positive di te.

anna ha detto...

Grazie Frank, davvero.

azzardo una ipotesi sulla poca copertura che ha avuto ciò che è accaduto sabato, liberazione che sta facendo il giro del mondo nel web. Repubblica è uno di quei quotidiani che ha accettato nelle proprie pagine la
campagna ResearchSaves ideata da una potente fondazione americana (Foundation for Biomedical Research). Sono cartelloni e pubblicità con la foto di un topolino e di una bimba e la scritta "un giorno ti potrei salvare la vita". La campagna è stata pensata a seguito delle sollevazioni italiane e internazionali contro la vivisezione che, negli ultimi anni, hanno avuto e hanno moltissimo sostegno, e dal mondo scientifico e, in parte minore, dal mondo politico.

qui la risposta antivisezionista a questa campagna
http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=1280&a=3

ti lascio, se vuoi, un ulteriore link, che risponde anche ai meno informati, sul perchè è stato giusto ed etico liberare quelle piccole vite sabato scorso.

http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=1284



grazie al FS per l'ospitalità a questi pensieri/considerazioni e grazie ancora Frank.
ciao

Frank ha detto...

@anna, sono io che ringrazio te per le preziose informazioni che mi hai fornito.
L'ipotesi che hai azzardato mi pare molto verosimile, anzi temo proprio che sia vera e, in tal caso, getterebbe un'ulteriore ombra sul perverso conflitto d'interessi che determina l'informazione per così dire istituzionale. Che sia dunque sempre più benedetta, ogni giorno che passa, la libera informazione che fluisce sul web. Poi sta al singolo, dotato degli adeguati strumenti, saper discernere.

Enrico Maria Porro ha detto...

ciao anna, questo blog ospita sempre le considerazioni intelligenti. anche se sono OT.