lunedì 30 gennaio 2012

Quando l'allegato è meglio del giornale.

Riportiamo dal sito "XXI Secolo?":
Quello su cui voglio soffermarmi è "come" un giornale vien scritto e come capire quello che si vuol dire tra le righe; non solo ma spesso negli allegati allo stesso si trovano le vere notizie: un esempio? Repubblica di oggi (30/1/2012) e Affari e finanza (suo allegato); sul primo c'è il titolone sull'art.18. poi ci sono due commenti (di analisi il primo e una lettera della Camusso in risposta a una di Scalfari il secondo nel quale precisa alcune cosette "sorvolate" dal grande vecchio del giornalismo radical-chic italiano) e poi..... poi si parla, all'interno dell'articolo di apertura di tutt'altro ossia welfare, blitz della finanza (tutta fuffa dato che mi risulta che già il girono dopo nelle stesse località e forse anche negli stessi negozi tutto é continuato come, esattamente come prima..) a milano (inutile tanto fra 5-10 anni pagheranno pochissimo) e... l'art.18? Poco, quasi nulla perché ti devi andare a guardare le pagine interne per capire quale fosse, in materia, lo stato dell'arte: questa si chiama suspence ansiogena, null'altro.... altro discorso è "affari e finanza": taglio e narrativa "old style", un vero giornale... tant'è che forse, c'è fin troppo un accento forte sull'economia (ma tutto oggi si basa su essa quindi non ci dovrebbero essere problemi), si potrebbe buttare via il resto e leggerselo come vero giornale... allora come mai due giornali al prezzo di uno? Non è che il primo, quello ufficiale, è "solo" il paravento dietro il quale si nasconde quello vero? Quindi per far acquistare, leggere e consumare il vero giornale ci si deve adattare al feuilleton generalista in stile post moderno che scrive di tutto su tutti? Insomma, come del resto anche altrove (per esempio per parlare delle donne, e della loro condizione oggi, o sei snoqer o.. nulla), per leggere un giornale ne devi .... consumare un altro.

1 commento:

Anonimo ha detto...

sottoscrivo, affari e finanza si legge dalla prima all'ultima pagina, e non c'è bisogno di essere economisti.
repubblica ormai si fa sempre più fatica a leggere...