martedì 28 dicembre 2010

La Repubblica russa.

Via Dagospia possiamo leggere quello che pensano al Foglio di Ferrara dell'inserto "Russia Oggi", allegato a Repubblica di ieri:
C'era una volta Rep., nemmeno 20 giorni fa a dire il vero, che dedicava pagine e pagine di inchieste alle "relazioni pericolose" (sic, da titolo dell'inserto Affari&Finanza sull'interscambio commerciale tra Italia e Russia) ai rapporti tra Roma e Mosca. Al centro dell'indagine, ovviamente, c'era soprattutto il Cav., poi nell'ordine il gruppo Eni, e quindi i presunti loschi affari con Vladimir Putin e soci. Ma per qualche giorno tutto divenne "pericoloso", incluso, appunto, l'interscambio del settore tessile. Questo era 20 giorni fa. (Ieri), 27 dicembre, Rep. esce in edicola con allegato un bell'inserto dal titolo: "Russia Oggi".
Non si tratta di pubblicità pagata dal governo di Mosca (non c'è scritto da nessuna parte) ma di 10 pagine preparate da Rossiyskaya Gazeta e distribuite in Italia da Rep. In corpo piuttosto piccolo si legge che l'inserto "non coinvolge le strutture giornalistiche ed editoriali" di Repubblica (poi però basta scorrere i nomi degli autori dei pezzi per vedere che alcuni sono giornalisti del gruppo Espresso). Ma insomma, fatta questa premessa, cosa c'è di male nell'inserto?Nulla di male. Però i toni sono quantomeno distanti dalle inchieste di 20 giorni fa. Qualche titolo. Apertura di pagina: "Alleanze dall'energia ai servizi. Avanza su più fronti la collaborazione tra Italia e Russia". Taglio basso (corredato con foto sorridente del Cav e di Medvedev): "Si chiude un 2010 di rinnovata intesa sull'asse Roma-Mosca".All'interno altre foto sorridenti degli esponenti dell'esecutivo italiano e di quello russo, alternate a titoli piuttosto roboanti. Vi starete chiedendo: e i cablogrammi di Wikileaks che furono all'origine delle scottanti inchieste di Rep. sull'"asse segreto tra Roma e Mosca" solo 20 giorni fa? Liquidate così in un sommarietto ben visibile, in alto, sempre sulla prima pagina: "Oltre a danneggiare le relazioni bilaterali, le rivelazioni di Wikileaks rischiano di scoraggiare gli investitori". Punto. Addirittura.
Ringraziamo Peppe per la segnalazione.

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