sabato 27 novembre 2010

Gabriele Romagnoli racconta la monumentale protesta degli studenti.

Dopo Maurizio Crosetti ieri è stata la volta di Gabriele Romagnoli che ha sfoderato un racconto di quelli che gli riescono sempre bene. Leggete, per esempio, questo passaggio:
La protesta classica degli anni che furono denunciava in partenza la pigrizia: sit-in. E tutti giù per terra, come alla fine di una filastrocca infantile. Una risata vi seppellirà, intanto noi ci lasciamo cadere. Più che efficace, profetico. Evocativo di poltrone che avrebbero un giorno accolto alcuni dei fautori di quella forma di contestazione. Sfociata nella versione pop e ancor più pigra del bed-in inscenato da John Lennon e Yoko Ono. Verso l’alto, invece, con due modelli precisi. Uno, letterario: il barone rampante di Italo Calvino. A occhio questi non sono baroni, né rampanti. Rievocano però il gesto di Cosimo che, schifato da un piatto di lumache, salì sull’albero e ma più ne scese.
Da PPR+.

1 commento:

Fabio P ha detto...

Bene, bravo, ma anche lui è caduto in preda della sindrome del trattino che gli italiani mettono tra due parole straniere: abbiamo visto on-line, week-end, pic-nic, recentemente social-network, ecco ora Romagnoli con sit-in e bed-in.