martedì 30 marzo 2010

Un cazziatone a 5 stelle.



Repubblica, non contenta della mazzata delle urne, si piglia pure la legnata del Grillo Sparlante:

I media di regime pdl-pdmenoelle sono impagabili. Negano la realtà prima, durante e persino dopo. Persino di fronte all'evidenza la Repubblica.it dava in Emilia Romagna Galletti dell'UDC all'8,3% quando era Favia del MoVimento 5 Stelle all' 8,3%. Prima delle elezioni nei giornali, vedi La Stampa pdimenoellina di domenica, i candidati a 5 Stelle semplicemente non sono esistiti , non dovevano esistere. Ma noi esistiamo. Qualche giornalista imbecille o in mala fede ha parlato di voto di protesta dato al MoVimento, di voto inutile. Il MoVimento 5 Stelle è stato l'unico a presentarsi con un Programma disponibile on line da mesi. L'unico a fare proposte. L'unico senza finanziamenti pubblici, con tutti i media contro. Grazie ragazzi! E' solo l'inizio di un percorso.

(da www.beppegrillo.it - su segnalazione di Fabio G.)

12 commenti:

Gabriele ha detto...

Il sonno della Regione genera mostri

Enrico Maria Porro ha detto...

Hey, Gabriele: a te il Dito ti fa una pippa.

Enrico Maria Porro ha detto...

piccoli dita nella piaga crescono

gpp ha detto...

Il problema è che non si sa usare la Tattica. Voto PD, ma stimo Grillo e la sua ventata di aria fresca. Strategicamente, penso che potrà iniziare a cambiare il modo di fare politica in Italia (non da solo però, di questo dovrà rendersene conto). Nella pratica però, pur senza dolo, i suoi elettori, gente rispettabile e dignitosissima, hanno contributo a far perdere la Bresso. Forse non hanno capito bene la legge elettorale (con il doppio turno sarebbe stata una tattica perfetta !). O semplicemente, si sono sottovalutati e non pensavano di raggiungere certi livelli, per cui si sono trovati - in Piemonte - ad essere l'ago della bilancia senza nemmeno accorgersene. Inesperienza, pura inesperienza. Speriamo che la lezione serva, a loro e al resto della sinistra.
E intanto ci teniamo le camicie verdi per 5 anni, minimo.

Giorgio ha detto...

Personalmente ho sempre pensato che Repubblica sia sempre stata troppo critica su Grillo. Specialmente Scalfari ha scritto e detto cose che non stavano né in cielo né in terra.
Quanto all'oggetto del post, è chiaro che è un puro pretesto per la solita sparata del comico. Come noi ben sappiamo, gli errori e i refusi sono all'ordine del giorno su repubblica.it.

Lu ha detto...

Di Grillo condivido molte idee ma non lo stile da piazzista urlatore.

Anonimo ha detto...

Anche io di Repubblica condivido molte cose, non lo stile mostrato in questo caso. Grillo era una notizia, piaccia o meno, e loro l'hanno bucata. 10mila persone in piazza a Milano non sono nessuno per Repubblica? Comunque per chi dice che ha fatto perdere la Bresso, vi ricordo che c'era il voto disgiunto. Se non l'hanno fatto era perchè non avrebbero comunque votato la Bresso
Riccardo Romana

nonunacosaseria ha detto...

no, guardate, finché ci concentriamo sullo STILE sbagliamo mira. Beppe Grillo fa solamente demagogia. Punto.
Ma lo avete letto il programma? "Impedire lo smantellamento delle industrie alimentari e manifatturiere con un prevalente mercato interno": cosa significa? E la Ue?
"allineamento delle tariffe di energia, connettività, telefonia, elettricità, trasporti agli altri Paesi europei": giusto! Ma come?
"favorire le produzioni locali": bello! Ma come?
"sussidio di disoccupazione garantito": ottimo! Ma a chi? a tutti? Di quanto? Con quali risorse?

Ragazzi, critichiamo Berlusconi perché dice che sconfiggerà il cancro in tre anni e poi crediamo alle stronzate di questo qua? E pensiamo che sia un problema di stile?

@GPP
Inesperienza, dici? Mmmmh... Non credo, sai... Sapevamo da mesi che la partita in Piemonte sarebbe stata delicata, era una delle regioni date per perse a gennaio scorso. In questo quadro, i grillini hanno fatto una guerra spietata alla Bresso (vedi il falso video messo in rete alla vigilia delle elezioni), producendo un danno non tanto e non soltanto in termini di voti, quanto - a mio avviso - proprio di immagine. Legittimo, per carità, ma ora spero tanto che a questa gente che ha votato Grillo in Piemonte facendo vincere Cota facciano una bella galleria della Tav sotto casa e gli costruiscano una centrale nucleare in giardino... (della serie: ricordate quando Bertinotti fece cadere il governo Prodi per le 35 ore? Il risultato qual è stato? La legge 30).

Piazza Indipendenza ha detto...

A proposito di cazziatoni, ieri sera ho visto a Blob un Vespa avvelenato che si lamentava con Repubblica che non manda alcun giornalista alla sua bella trasmissione...Se ben ricordo era cio' che avevano chiesto anni fa gli elettori del Pd ai loro dirigenti (che, ovviamente, non seguirono tale consiglio). Bravo Ezio, e bravi tutti i suoi ragazzi! Avanti cosi'!

Giorgio ha detto...

Sulla demagogia di molte delle proposte di Grillo sono d'accordo, su alcuni argomenti però non dice sciocchezze, anzi, dà voce a sentimenti che esistono nella società e che la sprezzante retorica di gran parte della classe dirigente del centrosinistra, incapace di rinnovarsi e riformarsi, frustra.
Scalfari però subito dopo i primi due V-Day scrisse cose assurde, che l'"antipolitica" grillina fosse l'anticamera del fascismo...

Enrico Maria Porro ha detto...

io quoto nonuna.

luposelvatico ha detto...

Eppoi, diciamocelo...che Grillo sia "cosa nuova" non è mica tanto vero, ha esordito nella sua versione "politica" nel lontano 1992 (se sbaglio me corigerete:-)) ad una assemblea di azionisti SEAT...'nzomma, si agita pure lui da un bel sacco d'anni, ma non è che si sia sentito sto gran peso...se si decide di mandare in soffitta il vecchiume della politica, non è che lui debba sentirsi tranquillo:-)