martedì 29 dicembre 2009

A volte ritornano.

Su Repubblica di ieri, nello sport, pezzo di Lorenzo Tondo da Toronto.

Tondo è un collaboratore di Repubblica e pare sia esperto di cose canadesi, infatti scrive da Toronto. Alcuni lo ricordano anche a Liberazione e al Manifesto. Ma forse non è lui.

Aspettiamo delucidazioni in merito. Siamo o non siamo il blog dei feticisti di Repubblica?

10 commenti:

Unknown ha detto...

in ogni caso il suo ritorno sulle pagine nazionali non è stato delle migliori: un refuso grosso come una casa sul richiamo in prima e un pezzo "inutile" e pieno di cliché sul basket Nba, tolto dal surgelatore per riempiere gli spazi festivi.
In ogni caso la conferma che la crisi della pallacanestro, seguita con parsimonia da Repubblica e dagli altri quotidiani.
un saluto
e

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Barbapapà ha detto...

Considererei il pezzo sulla NBA di Tondo inutile se Repubblica fosse solita dedicare spazio al basket americano. Invece, il deserto. Interrotto solo dal consueto pezzo annuale sul team vincitore dell'anello.
Per cui quando si riesce ad ottenere un minimo di informazione, sia pure piena di clichè e nel giorno di riposo del calcio, come rileva bacci, a me va bene. E' un modo per ricordare che esistono altri sport.
Poi, chi vuole news sul basket NBA non si rivolge ai quotidiani, neanche quelli sportivi. In rete hai solo l'imbarazzo della scelta, se vuoi avere informazioni complete: puoi navigare sul completissimo sito della NBA oppure andare sul sito di Sports Illustrated o dei principali quotidiani americani, per avere approfondimenti.
Comunque, l'intervista della Audisio a Gallinari è stata molto efficace nel descrivere la cultura ed il mondo NBA.

Riguardo la crisi del basket italiano, è vero che è colpevolmente seguita "con parsimonia" da Repubblica, nonostante disponga di un ottimo giornalista come Walter Fuochi. Ma non bisogna dimenticare quanto gravi siano le colpe della Federazione nella drammatica eclissi che ha subìto questo sport negli ultimi dieci anni.

Anonimo ha detto...

Correggendo l'assurdo commento precedente, ebbene penso che sia lo stesso Lorenzo Tondo (non "Mondo," che non c'entra nulla) che scriveva, per lo meno, sul manifesto: siciliano di Sciacca; esperto di cose di mafia; vive a Toronto.

Enrico Maria Porro ha detto...

bacci, benvenuto sul blog! sai che il refuso di cui parli io non l'ho trovato? a cosa ti riferisci esattamente?

Unknown ha detto...

il refuso non è nel pezzo, ma nel richiamo sulla prima di R2 dove è sbaglaito il nome di uno dei due protagonisti dell'articolo Bargnani (nome difficile certo, ma da qui a Bagliani un po' ci corre)

Rispondendo a Barbapapà non è la mancanza di Nba che disturba (in fondo è un mondo diverso dal nostro basket, e va bene il tipo di copertura di colore di Repubblica o degli altri), ma il vuoto che circonda Fuochi (spesso costretto in 1000 misere battute per raccontare il campionato). Tutto ciò che non è calcio, se non è vincente o trend riposa nelle brevi (E da Repubblica qualche aspettativa di diversità uno se la aspetterebbe).

Eppure proprio la crisi della federazione avrebbe potuto aprire spazi per i giornalisti alla ricerca di qualcosa di più del tabellino del match della giornata.

Barbapapà ha detto...

"Tutto ciò che non è calcio, se non è vincente o trend riposa nelle brevi (E da Repubblica qualche aspettativa di diversità uno se la aspetterebbe).".

Caro bacci, queste tue parole sintetizzano perfettamente lo stato dell'arte dello sport a Repubblica. Ne abbiamo parlato diverse volte nel blog.
La sezione sportiva è appaltata al moloch calcio, raccontato in maniera convenzionale, da Bar Sport (ovvero, Juve-Inter-Milan e, meno frequentemente, Roma-Lazio). Non trascura di osservare, e biasimare, le storture del calcio italiano, ma è latitante nel raccontarlo in altre forme. Le uniche testimonianze di un calcio diverso vengono solo dall’immenso Mura con la sua rubrica domenicale.
Gli altri sport raccattano, a turno, gli spazi modesti che il calcio generosamente lascia loro. Credo che il basket in particolare sia lo sport di squadra, in rapporto al numero dei tesserati e degli appassionati, peggio raccontato, per quanto in coerenza con il citato inabissamento che ha avuto questo sport nell’interesse generale.
Eppure, ci sarebbero i presupposti, leggasi talenti, per affrontare gli altri sport in maniera meno episodica. Tralasciando i mostri sacri Audisio, Clerici, Mura, una sezione che vanta giornalisti di vaglia come Crosetti, Ferrara, Bocca (per citarne alcuni) deve ambire sistematicamente ad un racconto diverso dello sport.

Enrico Maria Porro ha detto...

Bacci, grazie per la segnalzione, abbiamo trvato il refuso e l'abbiamo già pubblicato sul blog conferendogli il premio di peggior refuso dell'anno. la copia che avevo io era corretta e non presentava l'errore.

Unknown ha detto...

Ho comprato il giornale a Firenze dove spesso succede di avere la prima tiratura (l'ho notato anche per le elezioni con differenze tra la mia copia e quelle delle rassegne stampa dei tg)
Sullo sport (e su altre sezioni) sposo in toto le parole di barbapapà

Enrico Maria Porro ha detto...

Grazie per la precisazione Bacci. Ho immaginato che fosse così. Ciao.