mercoledì 30 dicembre 2009

Un'altra piccola grande vittoria di PPR.



Evidentemente ne è valsa la pena sottolineare più e più volte come Repubblica si fosse dimenticata di segnalare il nome della donna italiana (ma originaria del Burkina Faso) rapita insieme al marito Sergio Cicala in Mauritania.

Ieri infatti, nelle pagine che ne davano conto su Repubblica, il nome di Philomene Kabouree veniva segnalato ogni qual volta se ne presentava l'occasione (foto sopra).

In tutto questo, però, c'è da segnalare comunque una leggerezza di Repubblica, che chiama la donna rapita ogni volta con nomi diversi: il nome di battesimo, per esempio, viene sempre scritto Philomen mentre pare che si scriva con la "e" finale, Philomene, una volta addirittura viene scritto Filomen con la effe iniziale. Del cognome poi non ne parliamo, a volte viene scritto Kaboure, altre Khaboure altre ancora Khabouree. Crediamo sia un record.

Scriviamo questo perchè da una rapida lettura del Corriere della Sera, scopriamo che per cinque volte (5) il nome della donna è stato scritto correttamente: Philomene Kabouree.

Della serie: i puntini sulle i.

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