venerdì 23 ottobre 2009

Berlusconi, Facebook e la smania di pubblicazione di repubblica.it

A proposito del gruppo Uccidiamo Berlusconi su Facebook, la redazione di repubblica.it ne ha combinata un'altra delle sue, complice la fretta di annunciare la chiusura del gruppo.

E' tutto spiegato nei minimi particolari sul sito di Panorama.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Enrico Supremo, e mo' io la difendo, 'sta Repubblica! Guarda a che punti ci stanno portando!

Ammetto che non capisco nulla di FB, e che tutto farò fuoché andare a controllare di persona dove si siano rifugiati quei minus habentes di Ucc.B., ma non capisco proprio dove sia la "collossale [sic] cantonata" ravvisata con sgomento dal forse troppo emotivo tizio web observer, subito seguito con trepidante sgomento dal "gruppo d'amore" di Panorama.it (ragazzi, una dritta per il futuro: se c'è un momento in cui non dovete prendere "collossali cantonate" ortografiche è quando accusate istericamente gli altri di prendere "collossali cantonate"; non fa fine).

Nel merito: Repubblica aveva detto che "Il gruppo nato su Facebook “Uccidiamo Berlusconi” è stato oscurato." E va bene, a voler proprio cavillare (cosa che in questo blog del resto non si fa mai…), non sarà stato "il gruppo" ad essere oscurato, ma solo il suo nome – ma non era forse tale nome che costituiva la pietra dello scandalo? E del resto la scarna notizia di CnrMedia diceva proprio che "la denominazione originaria è stata cancellata dal social network." Quindi, vabbè, ci sarà stata qualche improprietà di linguaggio, ma da qui a svenire dal piacere come fa il "love group" di Panorama (pace e amore anche a voi, ragazzi) direi che ce ne corre, e Rep. mi sembra stata addirittura eccessiva nella sua autocorrezione.

Ma su questo altri sapranno dire più saggiamente di me. Vorrei soffermarmi invece un attimo sull'arguto e colto incipit dell'articolo di Panorama.it:

“La gatta frettolosa fa i gattini ciechi”, dice un vecchio adagio. E forse dalle parti di Repubblica e del Corriere avrebbero dovuto dar maggiore retta alla saggezza degli antichi, prima di gridare alla censura per il gruppo d’odio contro il premier nato su Facebook, “Uccidiamo Berlusconi”.

Quello che vorrei dire agli amici di Panorama.it, restituendo calorosamente il loro fraterno abbraccio, è: mi sapete dire dove, come o quando avreste visto o udito il "quotidiano di Ezio Mauro" (come detto sotto quasi a volerne rimarcare l'abominio) "GRIDARE ALLA CENSURA" nel riportare la notizia dell'oscuramento di gruppo, nome, sito o quel che sia? Non so quanto al Corriere, da voi ecumenicamente accomunato a Rep. in nome di quell'amore francescano per le creature che ispira la vostra pagina – ma Rep., ma dove cazzo è che "grida alla censura"?

Enrico Maria Porro ha detto...

Cate, hai maledettamente ragione.

Parlare di censura mi sembra esagerato.

Ma sai, quelli di Panorama pur di dare addosso ai nemici dell'Espresso se la prendono anche per questioni di lana caprina.