martedì 21 aprile 2009

Toto-direttore: perso Calabresi spunta l'ipotesi Giannini.



Il fido A.B. ci aggiorna sulla querelle del nuovo direttore di Repubblica:

"Caro PazzoPerRepubblica,
Anselmi giovedì lascia la Stampa e in queste ore Mario Calabresi firma il contratto come futuro direttore designato. Nel giro di qualche mese Repubblica perde due giovani firme e nel caso di Calabresi uno dei pochi giornalisti giovani di buonissima scrittura e con una rara capacità di analisi. Io da alcuni mesi sto raccontando ai miei due lettori, che Repubblica ha bisogno di una svolta e che la direzione di Mauro è al capolinea.
Io credo più che mai che un grande giornale di qualità come Repubblica, abbia oggi la necessità di rinnovarsi, nei contenuti, nella grafica e nell'impostazione generale. La "continuità" di Mauro temo possa essere dannosa, perchè profondamente conservatrice nelle scelte politiche e gestionali del giornale. Credo che sia giunto il momento di compiere una scelta coraggiosa e nominare un nuovo direttore. E visto che all'esterno, complice la crisi, Mondardini e De Benedetti difficilmente guarderanno, non resta che pensare ad un giovane o semi-giovane del vivaio repubblicano.
E qui si torna a Marione Calabresi. Ma Scalfari lo sa che va a dirigere La Stampa? Lo chiedo perchè il Fondatore stravede per questo ragazzo.....
Perchè lasciarlo andare? E dal vivaio, chi per carisma e scrittura potrà essere incoronato re? Massimo Giannini.
Con cordialità A.B."

4 commenti:

Anonimo ha detto...

perché perde due giovani firme? Chi è la seconda, oltre a Calabresi che lascia Repubblica?

Anonimo ha detto...

Penso sia Concita De Gregorio che dirige l'Unità

Anonimo ha detto...

Condivido l'analisi di A.B.Penso che il mese di maggio porterà novità.Il duo Calabresi-Giannini poteva essere un notevole investimento sul futuro del giornale.Giovani e talentuosi avrebbero fatto forse una nuova Repubblica...Ma a Repubblica chi decide il nome del futuro direttore?De Benedetti?Mahh..ho l'impressione che ci siano molti Anziani cui chiedere.

Walter ha detto...

La Repubblica non ha avuto il coraggio di scegliere la strada più impervia e difficile;diventare un giornale di qualità e rinunciare alle tirature da un milione di copie (un ricordo ormai lontano.....)e all'inutile moltiplicarsi di allegati-pubblicitari che nessuno legge..In Italia nonostante tutte le promesse, lo stiamo ancora aspettando questo giornale e solo Il Foglio di Ferrara, al di là che possa piacere o meno politicamente, è un esperimento riuscito di buon giornalismo senza cadere nei compromessi quotidiani della banalità d'agenzia...Repubblica con la direzione di Mauro ha ancora più accentuato il carattere popolare e antologico.Con la smania di arrivare primi in edicola, si è perso di vista il lettore vero e si è deciso che tutto è tivu da consumare in fretta e da gustare visivamente.E da questa esigenza è nata l'orrida grafica rinaldiana, che ogni giorno racconta un giornale sempre più incolto e superficiale.Il futuro?Bah...intanto al di là delle pulizie da distribuzione Repubblica perde copie e non mi sembra che vi siano le premesse per un'inversione di rotta..Poi forse questa direzione ha davvero bisogno di un ricambio generazionale.Ma Calabresi non era una risorsa fondamentale per questo giornale?Perchè CDB l'ha lasciato andare via?