mercoledì 18 giugno 2008

Italia-Francia: le pagelle al veleno di Corrado Sannucci.



Gianluigi Buffon

Fa la parata dei primi otto anni del secolo. Sempre in crescita, persino dopo il rigore parato a Mutu.

Gianluca Zambrotta

Stabile sull'opaco, tre partite a lampi zero.

Cristian Panucci

Si inventa una terza età da centrale. La performance è coerente, la sorpresa su di lui cresce.

Giorgio Chiellini

L'azzoppatore di Cannavaro fa tirocinio sul campo. Anche lui in moderata ascesa.

Fabio Grosso

Una certezza. Ma nel trionfo per lui una serata tranquilla.

Rino Gattuso

In miglioramento atletico. La sua tipica esuberanza lo porta all'ammonizione e alla squalifica.

Daniele De Rossi

Superbo, sempre più padrone di questa squadra, in crescita verticale.

Andrea Pirlo

Dopo qualche passato sbandamento una partita con lampi di genio decisivi.

Simone Perrotta

Stabile sul modesto, non riesce a esprimere la furia che ha nella Roma.

Antonio Cassano

Deludente. Chiamato a essere il protagonista si tira indietro.

Luca Toni

Peggiora nei gol mancati, ma cresce la paura che le difese hanno di lui, il capocannoniere della Bundesliga. Ma è il leader di una squadra che segna solo su calcio piazzato (tre su tre all'Europeo).

Massimo Ambrosini

Minuti da operaio esperto. Coerente.

Mauro Camoranesi

Stabile nella modestia. Ma Donadoni non lo abbandona.

Alberto Aquilani

I suoi primi minuti all'Europeo. Contro la Spagna servira' di piu'.

repubblica.it

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Voto alla pagella :4
Cassano è stato a disposizione dei compagni, ha distribuito decine di palloni di qualità, sempre in partita e si è guadagnato la punizione realizzata da De Rossi, oltre che far ammonire due francesi e fare respiro alla squadra in ripartenza.
Se volevi che si metteva a fare il protagonista con veroniche, sombreri e giochi vari, potevi andare al circo...

Anonimo ha detto...

Se Cassano va in campo per fare l'attaccante deve quantomeno tirare una volta in porta!! Perdeva troppo tempo in tocchi inutili della palla invece di verticalizzare subito il gioco. In pratica non è un attaccante cosa che a noi serve moltissimo vista la scarsa vena realizzativa di Toni.