lunedì 17 luglio 2006

Schegge del weekend: la guerra in Medioriente e il dramma di Daniele Mastrogiacomo.

La guerra scoppiata ai confini israelo-libanesi ha tenuto banco durante il weekend appena trascorso. La guerra in medioriente ha ormai raggiunto i livelli di guardia. Repubblica è presente in massa sul posto con gli inviati di guerra, così posizionati: Daniele Mastrogiacomo (su cui torneremo a parlare a fine post) inviato in prima linea a Beirut proprio sotto i bombardamenti ebrei. Sandro Viola (che non si firma con l'aggiunta del "nostro inviato a") che da Gerusalemme traccia un profilo dettagliatissimo della situazione. Il corrispondente abituale da Gerusalemme Alberto Stabile è superimpegnato a cronacarci umori e reazioni di Olmert e compagnia cantante. Gli altri due "inviati di guerra" sono Fabio Scuto che sabato era a Nahariya al confino israelo-libanese ma che poi ieri è tornato a cuccia a Gerusalemme e il mitico Renato Caprile che racconta da Gaza ciò che succede sull altro fronte, quello della striscia di Gaza, appunto, ieri però anche lui è tornato a Gerusalemme. Venerdì ci si chiedeva chi fossero gli inviati repubblichini al G8 di Sanpietroburgo con il compito di dare una mano a Giampaolo Visetti, Alberto Flores D'Arcais e Federico Rampini. Ecco i nomi: Andrea Bonanni, Marco Marozzi, Claudio Tito ed Elena Polidori. Avevamo ragione a pronosticare un pezzo importante di Maurizio Crosetti a commento della stangata calcistica per lo scandalo delle intercettazioni. Maurizio infatti traccia un impietoso ritratto di Moggi e C. e si firma, inspiegabilmente, "nostro inviato a Torino". Questa ce la deve spiegare, dato che lui è di Torino. Anche Emilio Marrese, eventualmente può risponderci e lui sa perchè. E torniamo all'inviato a Beirut Daniele Mastrogiacomo per raccontare il suo dramma personale, piuttosto curioso, che tutti hanno potuto leggere su Repubblica di sabato scorso. Dunque, lui è presente in prima pagina e alui è affidato il reportage principale da Beirut e fin qui tutto normale. La cosa strana è che, sfogliando il giornale, troviamo tra i necrologi quello di Mario Mastrogiacomo, papà di Daniele. E due pagine più in là anche il trafiletto che riporta la notizia della morte del padre del nostro collega Daniele Mastrogiacomo. Mastrogiacomo è rimasto a Beirut e ci si chiede come mai non abbia abbandonato la postazione per assistere ai funerali del padre. Che abbia preferito restare là per dimenticare meglio la tragedia? In ogni caso anche noi di PazzoPerRepubblica siamo vicini a Daniele e gli facciamo le più sentite condoglianze. A domani.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

bella lì, volevo notare la stessa cosa.

poi ci saranno i missili islamici, le bombe cristiane, le coltellate agnostiche…

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