venerdì 30 giugno 2006

30 giugno 2006 - La manovra da sette miliardi che ci farà Schioppare.


Scatta il titolone sulla manovra da sette miliardi tantro voluto dal ministro Padoa-Schioppa. La Corte Suprema statunitense contro Bush per Guantanamo: deve chiudere. Ne parla il bushiere di fiducia Alberto Flores D'Arcais e da Sana'a, Afghanistan, l'inviato Francesca Caferri. Politica: D'Alema è al G8 di Mosca e lo segue come un cane l'inviato Vincenzo Nigro. Crisi in Medioriente: l'inviato Alberto Stabile rapporta gli scontri da Beit Hanun, striscia di Gaza, mentre il più tranquillo Fabio Scuto se ne sta lemme lemme a Gerusalemme. Leonardo Coen non ha resistito ed è partito per Liegi per cronacare alla sua maniera il ritrovamento dei cadaveri di Stacy e Nathalie, le bimbe uccise strangolate dopo essere state violentate da un presunto pedofilo marocchino. Coen torna così in Belgio dopo che aveva cronacato, un paio d'anni fa, il processo al mostro di Marcinelle. Paginona del corrispondente iberico Alessandro Oppes da Madrid che ci parla della decisione di Zapatero di aprire i negoziati con l'eta. Cristina Zagaria è tornata a Potenza per una scheggia dell'inchiesta sui Savoia. Cronaca ruspante: la vita di Pessotto è appesa a un filo. Ce lo scrive da Torino Niccolò Zancan. Mondiali di calcio: è il gran giorno di Italia-Ucraina. Gli inviati ad Amburgo sono Gianni Mura, Enrico Currò, Gianluca Moresco, Vittorio Zucconi, Maurizio Crosetti ed Emanuele Gamba. Quest'ultimo scrive anche un pezzo sugli arbitri da Colonia. Da Berlino, sede dell'altro quarto di oggi tra Germania e Argentina, scrivono Corrado Sannucci, Emanuela Audisio e Andrea Sorrentino. Emilio Marrese è al ritiro tedesco di Munster. Gabriele Romagnoli oggi si riposa. A domani.

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