sabato 8 aprile 2006

8 aprile 2006 - La vigilia di un voto importantissimo. Però si vota anche in Perù.


Dunque, meno uno al giorno fatale che può stravolgere le sorti dell'Italia. Però non dimentichiamoci che domani si vota anche in Perù. La prima di oggi porta alla ribalta, contemporaneamente, due tra le più illustri e brillanti firme femminili di Repubblica: Alessandra Longo e Concita De Gregorio. Infatti aprendo il giornale troviamo due paginoni equimportanti: quello di sinistra per il comizio di Prodi e quello di destra per quello di Berlusconi. Il reportage da Roma per Prodi è di Alessandra, quello da Napoli del Cipria è di Concita. Succosissimi entrambi. E noi adoriamo le due autrici. Di elezioni si va avanti a parlare fino a pagina 12. Troviamo poi un pezzo di Daniele Mastrogiacomo dalla redazione romana a commento dell'ennesima strage sciita a Bagdad. Anais Ginori si è fermato un po' a Parigi e oggi, non sapendo che scrivere, ci parla di tale Jean Lassalle, deputato francese, che sta facendo lo sciopero della fame per salvare dalla chiusura l'ultima fabbrica del suo collegio elettorale. Cronaca ruspante: a distanza di anni ritorna la storia del mostro di Firenze: Franca Selvatici dalla capitale toscana ci parla dell'arresto di un ex giornalista de La Nazione accusato di depistaggio. Oggi ci sono i funerali di Tommy a Parma. Lugi Spezia e Jenner Meletti rappresenteranno tutta la redazione, noi compresi, de La Repubblica. C'è un selvaggio fatto di cronaca da Asti: Meo Ponte ci racconta del suicidio di una donna che si butta da un balcone e resta infilzata. Un gruppo di ragazzini assiste e scatta foto col telefonino. Stefania De Lellis è sempre a Londra (anche se Franceschini è tornato in piena attività) e oggi ci racconta dell'assoluzione di Dan Brown dall'accusa di plagio per il suo Codice. Sport: in attesa del campionato c'è il Moto Gp con Benedetto Ferrara unico (finora) inviato a Losail, Qatar, per cronacare i rombi di Valentino e C. A domani.

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